Queste è una della principali indicazioni emerse dal convegno inaugurale della manifestazione leader in Italia, Solarexpo che si sta svolgendo a Milano fino al 10 aprile. Sotto l'auspicio: “Riportare in Italia il mercato a 1 GW”, che è stato lanciato nella giornata di apertura di Solarexpo-The Innovation Cloud 2015, sono stati presentati i dati dell’installato in Italia di 380-400 MW del 2014, uno dei più bassi degli ultimi anni, è tuttavia significativo perché si tratta di impianti realizzati senza conto energia e fanno dell’Italia un Paese pionieristico su questo nuovo fronte. Il potenziale del mercato nazionale, ha stimato Andrea Marchisio di eLeMeNS, è di almeno 10 GW nei prossimi 5 anni nel solo manifatturiero non energivoro, soprattutto nel nord del Paese. Un mercato “contendibile”, ma che per essere “aggredito” richiede elementi di conoscenza più raffinati e complessi rispetto al passato.
IN FUTURO...Il futuro del fotovoltaico sarà dunque nel trovare modalità nuove che diano valore al consumatore finale; è il caso della massimizzazione dell’autoconsumo, dei Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) e della loro applicazione o anche, ad esempio, del noleggio di un impianto FV per un’impresa, come è stato proposto da Giuseppe Sofia di ANIE Rinnovabili. Anche utility e trader stanno dimostrando grande interesse per i nuovi business model del fotovoltaico, come è emerso dagli interventi dei rappresentati di Gala, Electrogreen Power, Feder e dell’associazione dei trader (AIGET).Ma il fotovoltaico non è solo generazione di energia; può essere anche utilizzato per rendere servizi per la rete, meglio se retribuiti. E per fare questo servirà una costante ricerca e innovazione.
Per uno sviluppo più dinamico del fotovoltaico dei prossimi anni servirà poi un approccio nuovo nella definizione delle regole e delle normative, molte delle quali oggi sono superate e non in grado di liberare le notevoli potenzialità della tecnologia, che sono possibili attraverso l’ampliamento delle applicazioni dei SEU o dei sistemi di distribuzione chiusi, cioè “da un produttore a molti consumatori” (ad esempio fornire energia solare a un centro commerciale o a un condominio)....L' ACCUMULO. Ma la nuova frontiera a cui tutti guardano, piccoli e grandi utenti del fotovoltaico, sono i sistemi di accumulo. I loro prezzi dovranno ancora scendere, ma molti li scelgono già da ora: è anche questo un segnale di cambiamento culturale nell’approccio con il fotovoltaico che potrebbe concretamente portare a quell’obiettivo di 1 GW all’anno che è il sentiero per crescita stabile del settore e dell’industria nazionale.
GLI OPERATORI CI CREDONO. A credere nuovamente nel settore sono anche gli installatori. Dal sondaggio presentato da SolareB2B - “Installatori e distribuzione nel mercato del fotovoltaico 2.0: nuove sfide professionali e nuove opportunità” - è emersa infatti una ritrovata fiducia nel settore da parte degli operatori. Il sondaggio, a cui hanno risposto 319 installatori italiani, soprattutto del Nord Italia, dà il segnale di un mercato che sta ripartendo dopo due anni di particolare difficoltà. Interessante la ripresa del segmento 20-500 kWp, quello più prettamente commerciale-industriale”. Gli operatori vedono nell'affermazione di SEU, accumulo e integrazione con sistemi di risparmio energetico una possibile via di evoluzione del modello di offerta. Tuttavia chiedono alle aziende produttrici maggiore attenzione al momento difficile del canale, soprattutto in termini economici, non tanto di servizi. Significa che l'industria è in grado di proporre offerte commerciali mature ma deve aiutare maggiormenter l'installatore nelle attività della propria vendita, soprattutto in termini di comunicazione.