Accesso degli imprenditori piemontesi ai contributi della Legge Franceschini, che stanzia 30 milioni in tre anni (raddoppiati poi nei due anni successivi) per il recupero di immobili da destinare a sale cinematografiche in deroga ai piani regolatori.
Applicazione di un regime transitorio delle autorizzazioni sull’attività estrattiva per colmare il vuoto venutosi a creare dopo l’approvazione della legge regionale in attesa che venga definito il piano regionale.
Sono queste alcune delle novità della legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale del Piemonte per il 2017 (legge “omnibus”), approvata ieri dal Consiglio regionale del Piemonte con 23 sì, 7 astenuti e 7 non votanti.
“Con l’approvazione dell’Omnibus sul riordino dell’ordinamento regionale è stato dato il via a due emendamenti alla l.r. 17/2005 sull’esercizio cinematografico, che recepiscono lo spirito della nuova normativa statale sul cinema (la legge 220/2016 Franceschini) e permetteranno di realizzare interventi di riqualificazione urbana e di rifunzionalizzazione di sale cinematografiche in zone degradate, delle periferie urbane e il riuso di strutture dismesse, dando la possibilità agli operatori del settore di accedere ai finanziamenti previsti per il triennio 2017-2019, pari a 30 milioni di euro all’anno”. Lo spiega l’assessore alla cultura Antonella Parigi, che aggiunge: “Si tratta di un intervento importante per l’ambito cinematografico regionale, per il quale stiamo elaborando un nuovo disegno di legge, che presenteremo entro dicembre”.