“La riqualificazione del patrimonio edilizio è una delle sfide più impegnative dello sviluppo sostenibile. Lavorando sugli edifici come elementi di un sistema e non come singole unità, si ottiene un miglioramento globale, dall’efficienza energetica e abitativa, all’inclusione sociale; si riqualifica profondamente il patrimonio edilizio, si modificano la cultura e le abitudini dei cittadini, si sostiene l’ambiente, la salute umana e la qualità della vita”. Sono queste le motivazioni con le quali il Premio di Laurea 2017, riconosciuto dal GSE nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Comitato Leonardo, è stato assegnato alla tesi di Laura Carnieletto, Corso di Ingegneria Energetica del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’università di Padova.
Il Presidente del GSE Francesco Sperandini ha consegnato il Premio di laurea durante la Giornata Qualità Italia, organizzata dal Comitato Leonardo a Roma, presso Palazzo Barberini, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
L’idea della tesi, dal titolo “Riqualificazione energetica del quartiere Crocifisso di Padova, teleriscaldamento e recupero del rifiuto umido”, nasce dal bando Horizon 2020 che in uno degli ambiti relativi alla Resource Efficiency chiedeva di trattare la demand response in blocks of buildings, interventi cioè che interessano gli edifici non in quanto singole unità, ma perché inseriti in un contesto più ampio di quartiere. In particolare, il Crocifisso di Padova – si legge nella tesi – è un quartiere che presenta “un’utenza mista: edifici scolastici, edifici residenziali, edifici turistico-ricettivi, residenze per il Social Housing, uffici e luoghi di culto”.
“Premiare un giovane per un progetto che sa attuare oggi quelle soluzioni che diventeranno standard in futuro è quanto di più appropriato per la mission del GSE, innescare processi che portino immediati benefici all’intero territorio, in termini di comunità, di inclusione, di reddito e di rispetto dell’ambiente”, ha detto il Presidente del GSE, Francesco Sperandini, sottolineando la capacità della tesi di centrare tutte e quattro le dimensioni che caratterizzano lo sviluppo sostenibile: la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale, lo sviluppo economico e la buona governance. “La sconfitta del cambiamento climatico richiede un impegno globale, dove globale non significa che se ne possa occupare qualcun altro diverso da noi, magari lo Stato o le organizzazioni sovranazionali”, ha concluso Sperandini, spiegando che “globale significa qualcosa che impegna tutti quanti noi da vicino, sia come singoli, sia come comunità della quale siamo espressione”.
Da qui la scelta del GSE di premiare una tesi innovativa, dall’elevato profilo ingegneristico, con una visione in grado di coniugare l’esigenza di un presente più vivibile con quella di un futuro più sostenibile.