L’intervento di riqualificazione e ampliamento dell'Ospedale Provinciale di Bregenz ha riguardato l’efficientamento dei vecchi padiglioni ospedalieri (costruiti negli anni Settanta) e la costruzione di nuovi copri di fabbrica destinati alla degenza e ad ospitare nuove funzioni sanitarie a servizio dei reparti esistenti.
Il cantiere è stato condotto per fasi successive, dal 2001 al 2019, ed ha permesso di realizzare nel corso del tempo, e senza mai interrompere l’attività ospedaliera ordinaria, i seguenti ambienti: il nuovo ingresso principale, la caffetteria, gli uffici amministrativi, il pronto soccorso e, infine, i nuovi reparti di degenza.
Dal punto di vista funzionale il progetto ha previsto, oltre alla creazione di nuovi reparti, la riorganizzazione di tutti i collegamenti, con lo scopo di ottimizzare i processi di gestione della nuova struttura sanitaria.
Riqualificazione della facciata
Oltre alla riorganizzazione funzionale degli ambienti interni ed esterni del complesso ospedaliero, l’intervento di rigenerazione è stato caratterizzato dalla scelta di riqualificare l’intera facciata dell’edificio che è stata sottoposta a ristrutturazione nel 2014 prevedendo l’installazione, rispetto al sistema di involucro esistente, di una nuova pelle traslucida a schermo avanzato, realizzata in pannelli orizzontali di altezze diverse. Lo stesso sistema di facciata è stato utilizzato per realizzare i nuovi volumi dell’edificio, dando unità formale a tutto il corpo di fabbrica.
Si tratta di un pacchetto di chiusura verticale, progettato appositamente per l’intervento di riqualificazione che raggiungere valori di trasmittanza termica pari a 0,10 W/mqK (prima dell’intervento: 0,713 W/mqK) a fronte di una massa superficiale di circa 190 kg/mq (prima dell’intervento: 116 kg/mq), contribuendo così alla drastica riduzione dei consumi energetici globali dell’edificio.
Il progetto di riqualificazione energetica profonda e ampliamento del Provincial Hospital dimostra come sia possibile intervenire su strutture ospedaliere esistenti nel rispetto delle normative europee inerenti l’obbligo di raggiungere il target nZEB anche per gli edifici esistenti, senza incidere negativamente sulle loro prestazioni funzionali, ma ove possibile migliorandole attraverso l’addizione di nuovi spazi e volumi.
Il ricorso a soluzioni tecnologiche di involucro assemblabili a secco ha consentito, inoltre, di ridurre tempi e costi di messa in opera e di intervenire con operazione non intrusive sugli edifici esistenti, senza interrompere le attività ospedaliere quotidiane.
Le ottime prestazioni energetiche raggiunte dai nuovi componenti opachi e trasparenti sviluppati per il progetto di riqualificazione dimostrano, infine, come sia possibile ridurre anche l’impronta ambientale degli edifici ospedalieri esistenti, che ad oggi risultano essere ancora tra quelli maggiormente impattanti a scala globale.