In Consiglio regionale della Sardegna prosegue l'esame e l'approvazione degli articoli del DL n.130, recante “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia”.
Ieri è stato approvato anche l'art. 28 bis che consente la cessione, nei centri storici e nelle aree residenziali, di immobili non utilizzati a un prezzo simbolico, anche 1 euro, da parte dei proprietari alla Regione o agli enti locali e quindi ad un terzo - privato o altro soggetto attuatore pubblico – nell'ambito dei programmi integrati per il riordino urbano, volti a riqualificare gli ambiti urbani e le periferie caratterizzate da tessuti edilizi disorganici, incompiuti o degradati.
PREMI VOLUMETRICI. Sono previste opere di riqualificazione, sostituzione e modifica di destinazione d'uso. Per la demolizione di un singolo immobile è ammesso un aumento volumetrico massimo del 40%; qualora vengano realizzate aree verdi, parcheggi e alloggi per edilizia residenziale sociale, la volumetria complessiva prevista dal programma integrato potrà arrivare ad un massimo del 30%.
È stato approvato, tra l'altro, anche l'articolo 28 che introduce novità per quanto riguarda la demolizione e ricostruzione di edifici esistenti che necessitano l'adeguamento a standard qualitativi, architettonici, energetici, tecnologici, di sicurezza strutturale e l'eliminazione delle barriere architettoniche. In particolare, è previsto un premio volumetrico pari al 30% o, in alternativa e per immobili di piccole dimensioni - lotti non superiori ai 500 metri quadri o con un volume non superiore ai 2.000 metri cubi - del 15%, oltre che la possibilità di superare i parametrici volumetrici e dell'altezza previsti dalle vigenti disposizioni comunali e regionali.