Riscaldare gli spazi energetici, insieme a raffrescamento e acqua calda sanitaria, rappresenta nel complesso l'80% dell'energia consumata dalle famiglie. Insieme ai costi sostenuti dalle famiglie, esistono anche quelli ambientali: riscaldare e raffrescare gli immobili produce il 20% della CO2 immessa annualmente nell’atmosfera, un valore superiore a quello del traffico veicolare. Più in generale, efficientamento energetico e risparmio sono due obiettivi conciliabili?
Il tema è stato oggetto di un evento stampa che si è svolto il 5 dicembre a Milano e che ha visto la partecipazione di esperti di ENEA, Politecnico di Milano, Kyoto Club ed esponenti di Assoclima e Daikin. In particolare, è stata presentata una recente ricerca condotta da IPSOS, che ha fotografato come gli italiani si approcciano all’utilizzo del climatizzatore per riscaldare le proprie case durante i mesi più freddi.
I dati della ricerca IPSOS
Secondo la ricerca il 30% dichiara di non utilizzare mai il climatizzatore in inverno a causa dei possibili alti consumi e quindi per timore di un aumento dei costi. Tuttavia, al contrario di quanto si possa credere, i climatizzatori con tecnologia a pompa di calore hanno un’efficienza energetica elevata, che permette di ridurre i costi in bolletta fino al 57% rispetto alla caldaia a gas tradizionale. Dati confermati anche da un recente studio di ENEA che ha comparato, in 5 città italiane, i consumi di riscaldamento tramite caldaia a gas tradizionale o climatizzatore, per un appartamento “tipo” di circa 100mq e a basso isolamento. Ipotizzando di utilizzare il climatizzatore per riscaldare, il risparmio in valori assoluti per una famiglia sarebbe di 1.180€ a Cuneo, 955€ a Milano, 586€ a Roma, 533€ a Napoli e 308€ a Palermo. Vale a dire dal -46% per Cuneo al -57% di Palermo. Questo è dovuto al fatto che, come evidenziato anche dal Politecnico di Milano, rispetto ad una caldaia a gas tradizionale, una pompa di calore richiede poco più di un quarto dell’energia per generare il medesimo risultato. In più, con i climatizzatori di ultima generazione, è possibile monitorare i consumi in tempo reale tramite app, così da non avere alcuna sorpresa in termini di costi.
Riduzione delle emissioni di CO2 dal 70% al 76% in meno
Assoclima stima che ad oggi in Italia siano installati oltre 17 milioni di climatizzatori con i quali è possibile riscaldare gli spazi residenziali: è un enorme potenziale ancora inattivato, che non viene sfruttato a pieno. Ad esempio, come emerge dalla ricerca, circa 20% di chi afferma di non utilizzare il climatizzatore in inverno decide di non farlo perché non è a conoscenza della funzione riscaldamento. È necessario quindi un cambio di passo, anche culturale, che al contrario vada sempre più verso l’adozione del climatizzatore tutto l’anno, in considerazione della sua ricaduta positiva sia sulle persone, i cui consumi e costi in bolletta sono ridotti in modo tangibile, che sul Pianeta grazie al minor impatto ambientale di questa tecnologia.
La sostenibilità è un tema centrale anche per il settore del riscaldamento, sul quale si registrano ancora poca consapevolezza e convinzioni errate da parte degli italiani e che si riflettono anche sulla percezione dell’utilizzo del climatizzatore: secondo i dati della ricerca, 7 intervistati su 10 ritengono che riscaldare le proprie abitazioni con il climatizzatore avrebbe un impatto ambientale peggiore o uguale rispetto al riscaldamento a gas, con un 11% che ritiene che sia addirittura molto peggiore. Dati che vanno in direzione opposta a quanto evidenziato dallo studio ENEA secondo il quale, grazie all’utilizzo del climatizzatore, la riduzione delle emissioni di CO2 sia considerevole, dal 70% in meno di Cuneo al 76% di Palermo.
Un uso consapevole per avere il massimo del comfort
Per il 30% degli intervistati lo scarso utilizzo del climatizzatore in inverno è legato anche alla percezione di una qualità peggiore dell’aria prodotta che risulterebbe essere più secca, così come la sensazione che il calore non duri a lungo e, infine, al desiderio di non avere getti d’aria diretti. Come utilizzare, quindi, al meglio il climatizzatore per ottimizzare il comfort all’interno degli spazi abitativi?
Secondo Daikin è bene tenere sempre a mente una serie di buone pratiche e consigli per poter sfruttare tutti i vantaggi connessi al climatizzatore anche durante i mesi più freddi.
Per evitare la sensazione di aria secca, basta impostare la temperatura attorno ai 23°C e diminuire la velocità della ventola al minimo, anziché temperature più elevate usate di solito, permette proprio di evitare che l’aria sia percepita come secca pur garantendo il massimo comfort termico.
Per mantenere una temperatura sempre costante in tutti gli spazi di casa è bene attivare l’oscillazione verticale e orizzontale delle alette del climatizzatore, così da garantire che l’aria arrivi in modo costante e lento in ogni punto della stanza riscaldata, uniformando la temperatura.
Per non provare la sensazione di getti d’aria diretti è sufficiente impostare la modalità notturna, che offre una buona portata senza però la percezione di flussi d’aria addosso e garantisce, allo stesso tempo, la massima silenziosità qualora si stia lavorando.
L’app integrata consente di avere sempre sotto controllo i propri consumi in tempo reale, inoltre si ha accesso a tutti i comandi, anche da remoto, senza bisogno di dover utilizzare il telecomando. Infine, l’app permette di usare direttamente gli assistenti vocali presenti in casa per il massimo della comodità.