NON PERDERE TEMPO. Anche se le prime misure entreranno in vigore il 26 settembre, progettisti, costruttori e installatori dovranno muoversi fin da subito per prendere confidenza con quella che sarà la nuova etichettatura energetica. Dovranno soprattutto capire che i nuovi requisiti di eco-design trasformeranno il mercato, perché si andranno sempre più a utilizzare soluzioni che attualmente non sono ancora molto diffuse.
E’ per questo che MCE- Mostra Convegno Expocomfort e le tre associazioni di settore - ANGAISA (Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno), ASSISTAL (Associazione Nazionale Costruttori di Impianti e dei Servizi di Efficienza Energetica - ESCo e Facility Management) e ASSOTERMICA, (Associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici) hanno deciso di unirsi e fare sistema per guidare gli operatori in questo importante passaggio.
“THERMO EVOLUTION: da nuove regole a nuove opportunità” è il nome del ciclo di incontri che da maggio a settembre formeranno e informeranno i professionisti del settore sulla nuova normativa.
Dal 26 settembre 2015, dunque, chiunque immetta sul mercato (si
parla di prima vendita al distributore o alla filiale nazionale) dovrà
garantire che il prodotto sia munito di un’etichetta stampata, conforme
al regolamento per formato e contenuto informativo, e di una scheda
prodotto. Inoltre, i fornitori dovranno fornire la relativa
documentazione tecnica. Non solo: nei messaggi promozionali e
pubblicitari, bisognerà fornire informazioni relative al consumo
energetico e al prezzo, nonché riportare l’indicazione della classe di
efficienza energetica stagionale per riscaldamento nelle condizioni
climatiche medie per ogni specifico modello. Lo stesso dato dovrà essere
riportato nel materiale promozionale per uso tecnico e commerciale. Un
aggiornamento del regolamento, con criteri ancor più restrittivi,
dovrebbe essere introdotto a partire dal 26 settembre 2019.
A seconda della tipologia di combustibile utilizzato sono previste quattro diverse etichette: una per il mondo gas e elettrico, una per le pompe di calore elettriche, una per la cogenerazione. All'interno di queste vengono premiate ovviamente le Best Available Technology, ossia le migliori tecnologie disponibili.
COME SARANNO LE NUOVE ETICHETTE. Tutte le etichette energetiche dovranno riportare le seguenti informazioni: nome o marchio del fornitore, identificativo del modello del fornitore, funzione di riscaldamento ambiente, classe di efficienza energetica stagionale in riscaldamento, potenza termica nominale espressa in kW, livello di potenza sonora LWA, all’interno, espresso in decibel (dB9).
PROGETTAZIONE ECOCOMPATIBILE DEI SISTEMI DI RISCALDAMENTO
STANDARD MINIMI DI EFFICIENZA PER APPARECCHI DI RISCALDAMENTO E ACS. Oltre al Regolamento delegato UE 811/2013, sulla Gazzetta Ufficiale Europea di venerdì 6 settembre 2013 sono stati definiti anche standard minimi di efficienza energetica per gli apparecchi per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Questi vanno a implementare la Direttiva 2009/125/CE per ErP (Energy-related-Products), meglio nota come Direttiva Ecodesign. In dettaglio, i nuovi standard sugli apparecchi di riscaldamento sono fissati dai regolamenti delegati 811/2013/Ue e 813/2013/Ue, mentre per l'efficienza energetica degli scaldacqua e dei serbatoi di acqua calda bisogna fare riferimento ai regolamenti 812/2013/Ue e 814/2013/Ue. Vediamoli nel dettaglio.
REQUISITI DI EFFICIENZA ENERGETICA STAGIONALE DI RISCALDAMENTO. Gli apparecchi a combustibile per il riscaldamento e quelli misti, con potenza termica nominale pari o superiore a 70 kW, dovranno assicurare un'efficienza energetica stagionale non inferiore all’86 %. Fanno eccezione le caldaie classificate B11, con potenza minore/uguale 10 kW, anche miste (minore/uguale 30 kW), per le quali il valore minimo di 'efficienza energetica stagionale è fissato al 75%.Requisiti diversi sono richiesti alle caldaie a combustibile per solo riscaldamento, o miste, con potenza termica nominale superiore 70 kW e inferiore o pari a 400 kW: in questo caso, l’efficienza utile al 100 % della potenza termica nominale non potrà essere inferiore all’86 % e l’efficienza utile al 30 % della potenza termica nominale non deve scendere sotto il 94 %.
REQUISITI RELATIVI AL LIVELLO DI POTENZA SONORA. Dal 26 settembre 2015, il livello di potenza sonora degli apparecchi a pompa di calore per il riscaldamento d’ambiente e degli apparecchi di riscaldamento misti a pompa di calore non potrà superare i seguenti livelli, espressi in decibel: REQUISITI RELATIVI ALLE EMISSIONI DI OSSIDI DI AZOTO. Infine, a partire dal 26 settembre 2018 le emissioni di ossidi di azoto, espresse in diossido di azoto, per le caldaie per il riscaldamento d’ambiente e miste che utilizzano combustibili gassosi, non dovranno oltrepassare la soglia di 56 mg/kWh di combustibile di alimentazione in termini di GCV, mentre per gli apparecchi dello stesso tipo, ma alimentati con combustibili liquidi, il valore da rispettare è 120 mg/kWh.CONSEGUENZE DEL REGOLAMENTO 813/13: SOLO A CONDENSAZIONE A BASSE EMISSIONI
La progettazione ecocompatibile degli apparecchi di riscaldamento
ambiente porterà, nel corso di qualche anno, alla scomparsa dal mercato
dei dispositivi più inquinanti, gradualmente sostituiti da caldaie a
condensazione, più efficienti.
Il nuovo regolamento metterà fuori
mercato le caldaie a tiraggio forzato non a condensazione. Rimarranno
quelle a tiraggio naturale ma solo per quei casi ove la sostituzione con
caldaie a condensazione, che richiedono adeguamenti particolarmente
onerosiai condotti di evacuazione fumi, non sia possibile.
I sistemi di riscaldamento a condensazione potranno ottenere nelle nuove etichette in media una classificazione A++ in una scala che parte da G (apparecchi meno efficienti) e arriva fino a A++ (apparecchi con fonti rinnovabili), mentre dal 2019 potrà essere introdotta l'ulteriore Classe A+++. Per quanto riguarda gli apparecchi per riscaldamento ambiente e quelli misti (riscaldamento + ACS), i requisiti minimi sono parametrati sulla base dell'efficienza energetica stagionale, mentre per gli scaldacqua si prendono in considerazione i profili di carico. Oltre al consumo energetico, anche la rumorosità e le emissioni di ossidi di azoto sono considerati parametri rilevanti in alcune tipologie di prodotti. Sono infatti previsti livelli di potenza sonora massima nel caso di apparecchi a pompa di calore, sia per solo riscaldamento che misti, mentre soglie massime di NOx sono fissate per tutti gli apparecchi di riscaldamento.
ETICHETTA RILASCIATA DALL'INSTALLATORE O VENDITORE DI SISTEM
Nel caso di sistemi che integrano molteplici apparecchi (esempio caldaia + solare + controlli) non sarà il produttore che dovrà rilasciare l’etichetta ma colui che assemblerà l’impianto, quindi il venditore del sistema o l’installatore. Pertanto, nell’“etichetta di sistema”, oltre alle informazioni contenute in tutte le etichette, bisogna riportare anche la classe di efficienza energetica del riscaldamento dell’acqua e indicare se un collettore solare, un serbatoio per l’acqua calda, un dispositivo di controllo della temperatura e/o un apparecchio di riscaldamento supplementare possono essere inclusi nel sistema. Inoltre, dovrà essere indicata la classe di efficienza energetica per il riscaldamento dell’acqua dell’insieme di apparecchi di riscaldamento misti, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari.
Andranno formati quasi 156.000 addetti - dichiara Maurizio Esitini, Direttore Generale Assistal (Associazione Nazionale Costruttori di Impianti) - e in un comparto come il nostro, dove l'innovazione tecnologica rappresenta una costante, è necessario stare al passo con normative e tecnologie. E' una necessità per mantenere la competitività nel mercato.
Dello stesso parere anche il presidente ANGAISA, Mauro Odorisio:
Noi di ANGAISA continuiamo a fare della formazione la nostra missione. Il settore termoidraulico deve mettersi in gioco rapidamente per cogliere tutte le potenzialità e opportunità di questo cambiamento.
Ora più che mai - afferma il Vice Presidente di Assotermica, Flavio Borgna - la formazione qualificata degli operatori tecnici (progettisti, installatori, manutentori) e la comunicazione all'utente finale è di fondamentale importanza. È necessario che i professionisti conoscano in dettaglio i numerosi requisiti introdotti dai nuovi Regolamenti ed è altrettanto importante che l'utente finale sia reso consapevole dei benefici, energetici ed economici, derivanti dalla riqualificazione del proprio impianto termico e idrico-sanitario.
E PER I CONSUMATORI? Ma non solo per i professionisti del settore ci saranno dei cambiamenti, ma anche per i consumatori che ogni anno in Italia comprano 650.000 caldaie. Ogni prodotto, infatti, sarà accompagnato da una nuova etichetta energetica, che riporterà in modo chiaro le caratteristiche di efficienza, la potenza sonora e altri parametri di confronto, e che dovrà essere esposta chiaramente presso il punto vendita, sui siti internet, sul materiale promozionale, sui listini e su tutte le offerte commerciali.
Saranno introdotte nuove specifiche di progettazione ecocompatibile dei prodotti, con requisiti prestazionali più restrittivi necessari per avere la marcatura CE e poterli distribuire liberamente nell’ambito europeo;
Sarà introdotta un’etichetta “di insieme” in grado di classificare anche un sistema realizzato dall’integrazione di uno o più apparecchi con dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari (ad esempio impianti per l’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento domestico composti da un impianto solare e una caldaia).
ATTENZIONE! Mentre l’etichetta di un elettrodomestico è un elemento chiave per la scelta da parte del consumatore, l’etichetta degli apparecchi/sistemi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria può dare solo un primo orientamento nel processo decisionale, in quanto, ad una elevata classe di efficienza energetica potrebbe non corrispondere la migliore, efficiente o economica soluzione impiantistica per il cliente. Dunque sarà compito dell’impiantista determinare il corretto valore di efficienza del sistema, in rapporto alle scelte tecnologiche effettuate.