Secondo le proiezioni pubblicate dall' Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) le temperature nei centri urbani aumenteranno nei prossimi anni, le stime arrivano fino al 2100, di 4°C, con una differenza climatica sempre maggiore fra città ed aree circostanti. Sempre secondo alcuni studi, per ogni grado in più la domanda di energia elettrica aumenta dallo 0,45% al 4,6%. Si tratta, quindi, di un ciclo vizioso e concatenato che rischia di peggiorare di anno in anno le condizioni umane e del pianeta.
Se pensare di ridurre l'industrializzazione, la concentrazione delle attività umane ed industriali nei centri urbani è illusorio, esistono però diverse soluzioni che potrebbero aiutare ad una reale mitigazione del fenomeno. Quali?
PIU' VERDE URBANO. Il verde, si sa, contribuisce enormemente da un punto di vista di

UTILIZZO DI MATERIALI RIFLETTENTI. Per contribuire al raffreddamento delle superfici andrebbero utilizzati in modo sempre più diffuso materiali riflettenti. Parliamo di:materiali naturali, come il marmo bianco, che presentano un'elevata riflettanza alla radiazione solare; materiali artificiali bianchi con un coefficiente molto alto di riflettanza; rivestimenti colorati con elevata riflettanza nello spettro infrarosso; rivestimenti intelligenti composti da additivi nano-tecnologici come vernici termocromatiche e Phase Change Materials (PCM) che migliorano le proprietà ottiche e termiche. L'applicazione di superfici riflettenti dà dei risultati significativi in termini di abbsaamento delle temperature urbane. Secondo i risultati del progetto Cool Roofs, che ha previsto la sperimentazione di cinque casi studi in diversi paesi europei, il risparmio energetico ottenuto dall'uso di questi materiali va dal 10 al 40%, con una riduzione delle temperature interne dell'1,5-2° C, a seconda delle condizioni climatiche.
EDIFICI EFFICIENTI. Il calore cosiddetto antropogenico è quello che deriva dalle attività

SOLUZIONI DI RAFFREDDAMENTO PASSIVO. Per raggiungere il duplice obiettivo di

Scarica l'approfondimento sulle conseguenze per gli impianti di climatizzazione del fenomeno dell'isola di calore e sulle strategie di mitigazione.
A cura di Renato Lazzarin, Università di Padova, past President AiCARR