Il premier Matteo Renzi si è recato sabato a Genova per verificare lo stato di avanzamento dei cantieri inaugurati lo scorso 14 aprile sui torrenti Bisagno e Fereggiano per la riduzione del rischio idrogeologico.
Si tratta dei primi 2 dei 15 cantieri che, nel capoluogo ligure, danno il via al Piano nazionale di prevenzione e contrasto del rischio idrogeologico nelle 14 città metropolitane, iniziando dall’area urbana più esposta al rischio alluvioni.
INTERVENTI STRATEGICI. Il secondo lotto del Bisagno, in attesa da oltre 30 anni, finanziato dal 2010 con 35.6 milioni di euro per ampliare la sezione di deflusso aumentandone la portata, bloccato da ricorsi e controricorsi a TAR e Consiglio di Stato, fine lavori: agosto 2017. Lo stato di avanzamento delle opere sta rispettando la tabella di marcia prevista in fase di progettazione con lo spostamento della rete dei sottoservizi nell’area dell’intervento. Inoltre, grazie all’accordo firmato da #italiasicura con i sindacati, si procederà ad una riduzione dei tempi di realizzazione dell’opera fino ad 1/3 della durata del cantiere.
Aperto anche il cantiere per lo scolmatore del Fereggiano, lavori galleria di 3,7 chilometri che dovrà essere completata ad agosto 2018, che metterà in sicurezza la zona di via Fereggiano, evitando il rischio di nuove alluvioni catastrofiche come quella che nel 2011 costò la vita a sei persone, dal costo di 45 milioni. Gli operai stanno procedendo alla predisposizione degli interventi nell’area di cantiere.
PIANO DELLE 14 CITTÀ METROPOLITANE, NEL 2015 INVESTIMENTO DI 1.3 MILIARDI PER 155 OPERE. L'investimento per Genova fa parte del lavoro in corso di #italiasicura. In 8 mesi sono stati aperti o riaperti 783 cantieri per 1.072 milioni dei 2.312 miliardi recuperati dai fondi non spesi negli ultimi 15 anni. Il resto diventerà cantiere nel 2015. Con Genova parte il piano delle 14 città metropolitane che vedrà nel 2015 un investimento complessivo di 1.3 miliardi per 155 importanti opere. E' lo stralcio del piano nazionale per la prevenzione e il contrasto al dissesto che prevede 7.152 interventi e opere in tutte le Regioni (il 90% circa da progettare) per le quali il Governo ha definito una spesa per 9 miliardi complessivi in 6 anni. Il 25 giugno saranno firmati a Palazzo Chigi gli Accordi di programma tra Governo e i Presidenti di Regione.