Si svolgerà presso il Politecnico di Torino, dall'11 al 15 settembre, il duplice convegno sull'ingegneria sismica che vedrà la presenza di autorevoli esperti nazionali e internazionali. Al centro il tema dell'importanza della prevenzione sismica in un paese fragile come l'Italia, dove secondo i recenti dati del CNR, il numero degli eventi estremi nel decennio 2011–2021, è passato da 348 a 1602 e i danni subiti ammontano a quasi 52 miliardi di euro e, oggi, il 78% delle abitazioni è esposto a un rischio sismico e idrogeologico alto o medio alto.
“L’elevato rischio sismico del nostro Paese dipende essenzialmente dalla notevole vulnerabilità del patrimonio edilizio. La maggior parte delle abitazioni, degli edifici pubblici e dei fabbricati industriali, infatti, non garantisce una realmente adeguata resistenza sismica, come dimostra anche il fatto che, negli ultimi 50 anni, in Italia siano stati investiti 150 miliardi di euro per ricostruzioni da terremoti. La prevenzione sismica e la diffusione della sua cultura rappresentano la chiave di volta per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e del patrimonio immobiliare” dichiara Giuseppe Ferro, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino e Presidente del Comitato organizzatore del XIX Convegno ANIDIS L’ingegneria Sismica in Italia e del XVII Convegno ASSISi, di scena dall’11 al 15 settembre presso il Politecnico di Torino.
I due eventi, di rilievo nazionale e internazionale, promuoveranno momenti di confronto critico tra ricercatori, tecnici e operatori del settore delle costruzioni sui temi delle prestazioni sismiche delle nuove costruzioni al fine di mitigare il rischio sismico del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente.
A fare da appendice, giovedì 15 settembre, dalle ore 14.30, il convegno Il problema della conoscenza nella valutazione delle costruzioni esistenti, organizzato dall'Ordine degli Ingegneri e dal Politecnico - DISEG torinesi, FABRE e ANIDIS (tutte le informazioni relative agli eventi sui siti di ANIDIS, Ordine e Politecnico).
“Il Piemonte è interessato da una sismicità relativamente frequente ma rientra tra le regioni a rischio medio-basso, quindi sono scarse le probabilità che avvenga un evento calamitoso da qui a pochi anni, ma lo stesso non può verosimilmente dirsi per altre aree d’Italia, come il recente passato insegna. Per questo motivo non ci stancheremo mai di sottolineare l’importanza della prevenzione” conclude Ferro.