Realizzare uno studio per prevenire e gestire il rischio sismico attraverso il monitoraggio di edifici significativi - le sentinelle – mediante installazione di particolari sensori nelle strutture individuate.
Con questo obiettivo, la Regione Friuli Venezia Giulia ha annunciato la firma a breve di un accordo - attraverso la Protezione civile - con l'Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) e le due Università di Udine e di Trieste, al fine di instaurare un rapporto di cooperazione e partnership tra i soggetti coinvolti.
Su proposta dell'assessore regionale Paolo Panontin, la Giunta ha approvato oggi il testo del Progetto che sarà avviato a breve.
I dati raccolti – spiega un comunicato della Regione - serviranno per l'elaborazione in tempo reale, subito dopo una qualunque scossa, di scenari di scuotimento e di danno; dati utilizzabili dalle sale operative e a supporto della gestione dell'emergenza. Inoltre il Progetto permetterà di eseguire test e la sperimentazione di nuova strumentazione e nuovi sistemi di comunicazione dati.
Già nel 1998 la Protezione civile stipulò una convenzione triennale con le Università di Udine e di Trieste nonché con l'OGS per mappare il rischio sismico del Friuli Venezia Giulia. Il lavoro, conclusosi nel 2001, rappresenta uno strumento strategico attuale anche nella pianificazione dell'emergenza. Due anni più tardi, a seguito di un'Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vennero introdotti nuovi criteri guida per la revisione della classificazione sismica. Lavoro che si concluse nel 2006 con la riclassificazione del territorio regionale ad opera sempre della Protezione civile regionale, dei due atenei del Friuli Venezia Giulia e dell'OGS.
Il Progetto delle sentinelle prende le mosse da una recente relazione della Protezione civile. In essa si evidenzia che se l'area maggiormente danneggiata dai terremoti del 1976 oggi si può considerare in sicurezza dal punto di vista sismico, ora bisogna estendere al resto del territorio regionale gli stessi criteri.