Ieri 6 ottobre il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro ha risposto in commissione Ambiente della Camera a una interrogazione parlamentare (a firma degli On. Iannuzzi, Borghi, Realacci, Manfredi, Valiante, Mazzoli) avente ad oggetto le iniziative di competenza del Mit per garantire alle amministrazioni appaltanti adeguate risorse finanziarie per sostenere i costi per la redazione delle progettazioni esecutive, come previsto dal nuovo Codice Appalti.
Il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro ha risposto all'interrogazione nei seguenti termini: “Sul tema specifico, comprendendo le difficoltà di alcuni enti a reperire le necessarie risorse per le progettazioni, segnalo che presso la Cassa depositi e prestiti è istituito, ai sensi dell'articolo 1, comma 54, legge n. 549/95, un fondo rotativo per l'attivazione della progettualità, volto ad incentivare la realizzazione di progetti, razionalizzando e accelerando la spesa per investimenti delle amministrazioni e degli enti pubblici.
Successivamente, l'articolo 70 della legge n. 289 del 2002, nel ridefinire tra l'altro il relativo ambito soggettivo e oggettivo, ha attribuito al Fondo più ampi margini di flessibilità regolativa ed operativa proprio per rafforzare la finalità del Fondo stesso.
Con la circolare CDP n. 1250 del 25 febbraio 2003 sono state impartite dettagliate istruzioni per l'accesso a tale Fondo, che ha natura rotativa in quanto le sue disponibilità vengono ricostruite attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori.
Come espressamente indicato nella citata circolare, quanto all'ambito soggettivo, il Fondo può finanziare le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province autonome e gli enti locali; quanto, poi, all'ambito oggettivo il Fondo medesimo può anticipare le spese necessarie per la redazione, tra l'altro, dei documenti componenti i progetti preliminari, definitivi ed esecutivi.
Come è noto, la Cassa depositi e prestiti è partecipata per la massima parte dal MEF, pertanto, comunicheremo allo stesso l'esigenza segnalata dagli Onorevoli interroganti al fine di individuare eventuali, possibili misure volte ad agevolare ulteriormente l'accesso a detto fondo”.
L’On. Iannuzzi ha replicato evidenziando che la posizione esposta dal Governo indica la fondatezza delle preoccupazione e delle ragioni a fondamento della interrogazione e legate alla obiettiva impossibilità per molte amministrazioni locali di poter sostenere ed anticipare le risorse comunque considerevoli e necessarie per finanziare la progettazione esecutiva delle opere.
AUDIZIONE DI FINCO. L'interrogazione parlamentare va esattamente nella direzione delle preoccupazioni sollevate da Finco (Federazione industrie prodotti impianti servizi opere specialistiche per le costruzioni) in occasione dell'audizione del 4 ottobre dinanzi alla Commissione congiunta 8° Lavori Pubblici, Comunicazioni del Senato e VIII Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati sul tema della riforma degli appalti.
Di seguito il link dello streaming dell'audizione di Finco:
http://webtv.senato.it/4621?video_evento=2971
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