Stop alle porte degli esercizi commerciali sempre aperte, sì al riconoscimento di pratiche più ecologiche e di contrasto al consumo energetico. È quanto chiedono i consiglieri di Sì-Toscana a sinistra in Consiglio regionale, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, che con una mozione impegnano la Giunta a sensibilizzare commercianti e associazioni di categoria all’uso di comportamenti virtuosi.
Il testo, emendato si richiesta del Partito democratico e approvato nel corso della seduta di martedì 10 settembre, invita l’esecutivo toscano ad avviare, in accordo con i Comuni, una campagna di sensibilizzazione sul contenimento dei consumi energetici e il contrasto alle emissioni nocive. Parallelamente si chiede si attivare un tavolo di confronto per coinvolgere gli enti locali ad emettere delibere e ordinanze per mantenere le porte d’ingresso degli esercizi chiuse ad eccezione del tempo necessario al carico e scarico delle merci e del transito dei clienti.
“Si tratta – ha spiegato il capogruppo Fattori – di uno spreco di energia pazzesco in nome di una strategia di marketing folle e nemica del pianeta”. Pensare che l’apertura costante delle porte d’ingresso dei negozi agevoli il mercato “non è particolarmente intelligente” per il consigliere. “La pianificazione di spreco e sperpero di energia deve essere contrastato in maniera razionale”, ha chiarito.
“Già nel 2018 Arpat poneva l'attenzione sulla dispersione causata da queste aperture permanenti”, ha dichiarato Simone Tartaro (Pd). “Il tema è vivo in Italia e in Europa. Questa mozione non potrà essere risolutiva, ma è certamente un piccolo passo per l’efficientamento energetico delle nostre città e per il raggiungimento di obiettivi più virtuosi”, ha concluso.