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Risparmio energetico, in Friuli novità per le abitazioni, le scuole e gli altri edifici pubblici

La Regione ha approvato nuovi finanziamenti e ha aderito al progetto transfrontaliero italo-sloveno Energy Care per migliorare le prestazioni energetiche di edifici pubblici e promuovere nuove forme di mobilità intelligente

venerdì 9 settembre 2016 - Redazione Build News

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La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato, su proposta dell'assessore al Territorio Mariagrazia Santoro, uno stanziamento di 8.682.250,43 euro che garantirà la copertura finanziaria per lo scorrimento di altre 932 domande ammissibili (14 milioni di euro di costi complessivi) nella graduatoria per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa a norma di impianti tecnologici o al conseguimento del risparmio energetico relativi alla prima casa.

"Con oltre 4.000 interventi sulle abitazioni private - evidenzia l'assessore Santoro - in due anni abbiamo contribuito con più di 18 milioni di euro di risorse pubbliche a muovere l'economia del settore edile, garantendo alle famiglie un'abitazione più efficiente e meno inquinante".

"Lo scorso anno - sottolinea ancora Santoro - sono state soddisfatte complessivamente 3.218 domande. Grazie al recente nuovo stanziamento, assegnato in ambito di assestamento di Bilancio, si rende ora possibile la prenotazione di queste ulteriori risorse che confermano l'impegno della Regione a dare risposta a tutti i cittadini che hanno voluto investire sul bene primario della casa".

"Complessivamente - conclude l'assessore - tra il 2015 e il 2016, sono stati stanziati 18.699.814,36 euro assegnati a 4.150 domande".

ALTRI 6,8 MLN EURO PER RIDURRE CONSUMI ENERGETICI DELLE SCUOLE. Per quanto riguarda l'edilizia scolastica, la Giunta regionale ha approvato la delibera che integra la dotazione del Bando POR FESR 2014-2020 sulla riduzione di consumi di energia primaria negli edifici scolastici che, complessivamente, ora può contare su una disponibilità di 18.431.587,19 euro. I Comuni di Majano, Basiliano, Spilimbergo, Montereale Valcellina, San Daniele del Friuli e Faedis beneficeranno complessivamente di un finanziamento di 6,8 milioni di euro per la realizzazione di interventi di abbattimento dei consumi energetici negli edifici scolastici.

Con questa integrazione saranno soddisfatte ulteriori sei domande, coprendo complessivamente il fabbisogno di 13 interventi sui 17 ammessi dalla graduatoria approvata lo scorso giugno. Tutte le scuole che beneficeranno dei contributi sono già adeguate sismicamente o lo saranno entro il termine dell'intervento di efficientamento energetico.

ADESIONE A ENERGY CARE, IL PROGETTO TRANSFRONTALIERO ITALO-SLOVENO PER MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ENERGETICHE DI EDIFICI PUBBLICI E PER PROMUOVERE NUOVE FORME DI MOBILITÀ INTELLIGENTE. Infine, la Giunta regionale ha ufficializzato l'adesione a Energy Care, il Progetto transfrontaliero italo-sloveno per migliorare le prestazioni energetiche di edifici pubblici e per promuovere nuove forme di mobilità intelligente. Si punta, in particolare, a limitare l'inquinamento prodotto dai cittadini intervenendo sulla riqualificazione energetica degli edifici e favorendo forme di mobilità rispettose dell'ambiente, potenziando i sistemi ciclabili.

La proposta progettuale mira ai fondi messi a disposizione dal secondo Asse (Realizzazione di strategie per la riduzione delle emissioni di carbonio) del Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020. Capofila del progetto è l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale (ATER) di Trieste, a cui si associano i Comuni di Capodistria e San Donà di Piave, assieme all'Agenzia energetica slovena Golea e all'Associazione di promozione sociale Kallipolis.

"Il contributo della Regione - spiega Santoro - prevede il supporto a nuovi modelli di pianificazione territoriale e di sviluppo transfrontalieri attraverso l'utilizzo corretto delle risorse, attuando strategie e piani di azione condivisi per il taglio delle emissioni di carbonio, anche agendo con interventi concreti sullo stile di vita dei beneficiari e destinatari del Progetto".

Pertanto, le politiche e le misure pensate nell'ambito di Energy Care andranno a capitalizzare quanto già fatto a livello locale con il Patto dei sindaci, il documento comunitario al quale hanno aderito quasi 7.000 amministratori locali con l'intento di ridurre del 40 per cento le emissioni di CO2 (anidride carbonica) entro il 2030.

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