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Ristori anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti: approvata dalla Camera una risoluzione

“Necessario avviare un confronto per la definizione di un meccanismo organico di natura perequativa che vada oltre le aree di rischio pandemico e i codici Ateco e si basi sul rimborso di parte dei costi fissi, prevedendo la possibilità di attribuire i ristori anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che non ne hanno beneficiato”

venerdì 27 novembre 2020 - Redazione Build News

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L'Aula della Camera ieri ha approvato una risoluzione di maggioranza che recepisce la proposta di Confartigianato di indennizzare tutti gli imprenditori che hanno subito gravi perdite di fatturato a causa della pandemia, indipendentemente dalla loro appartenenza a settori e ambiti di mercato. Proposta avanzata da tempo da Confartigianato e ribadita dal Segretario Generale Cesare Fumagalli anche il 23 novembre durante l’audizione sulla Legge di Bilancio in Commissione Bilancio della Camera.

Nella risoluzione approvata dalla Camera si considera “necessario avviare un confronto per la definizione di un meccanismo organico di natura perequativa che vada oltre le aree di rischio pandemico e i codici Ateco e si basi sul rimborso di parte dei costi fissi, prevedendo la possibilità di attribuire i ristori anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che non ne hanno beneficiato”.

“La risoluzione – sottolinea Cesare Fumagalli – coglie la nostra sollecitazione per un provvedimento generalizzato per tutte le imprese e selettivo nell’individuazione di chi ha subito perdite Non si deve più tentare di correre dietro alla realtà con i codici Ateco. Occorre che nella prossima Legge di bilancio si reperiscano le adeguate risorse aggiuntive per dare ristoro a tutti gli imprenditori, a qualsiasi settore e pezzo della filiera appartengano, che hanno subito cali di fatturato significativi con riferimento temporale al semestre più aggiornato del 2020 e non più al solo mese di aprile. Stiamo parlando di fatturati che sono crollati e per individuarli è presto fatto: è sufficiente utilizzare e confrontare i dati della fatturazione elettronica, obbligatoria per le imprese dal 2019, che sono già in possesso della Pubblica amministrazione”.

Leggi anche: “Gualtieri: sì ai ristori anche ai liberi professionisti iscritti alle casse o alla gestione separata

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