In provincia di Varese, un edificio di tre piani, composto da tre unità residenziali, è stato oggetto di un progetto di riqualificazione energetico molto complesso, finalizzato ad una drastica riduzione dei consumi e all'ottimizzazione degli impianti, beneficiando delle agevolazioni fiscali.
Prima della riqualificazione, le due unità immobiliari principali erano servite da un sistema Rotex per riscaldamento e ACS, che includeva una caldaia a condensazione, un accumulo da 500 litri e un impianto solare termico. La terza unità era invece dotata di una caldaia tradizionale a gas.
L’impianto è stato sostituito, passando da caldaia all’implementazione di una pompa di calore, con un impatto significativo dal punto di vista dell’efficienza energetica di tutto l’edificio.
L'involucro edilizio, anch’esso oggetto di intervento, è stato isolato mediante cappotto termico; sono state inoltre rifatte e isolate le coperture, sia quelle a falde sia quella piana verso il sottotetto e sono stati sostituiti i serramenti.
Le esigenze da soddisfare
La progettazione ha dovuto tenere conto di due vincoli fondamentali: l'impossibilità di rifare completamente le linee di distribuzione e quella di non sostituire i preesistenti radiatori in alluminio.
C’era inoltre la necessità di installare un sistema in grado, da una parte, di produrre il vettore termico a una temperatura di 50°C, compatibile con i radiatori esistenti e, dall’altra, di scaldare rapidamente l'acqua calda sanitaria del serbatoio in caso di picchi di consumo, senza compromettere le prestazioni termiche dell'edificio.
Vista la potenza di picco di circa 14 kW dell'edificio, l'obiettivo era quello di realizzare un sistema che garantisse ampi margini di manovra anche in caso di temperature esterne rigide e di richiesta di potenza di spunto per un'occupazione discontinua dell'edificio.
La soluzione proposta
Al fine di aumentare l'efficienza energetica dell'edificio si è scelto di sostituire le due caldaie a gas con un sistema centralizzato composto da due pompe di calore Aquarea Serie L con refrigerante R290 da 9 kW in grado di gestire anche l’acqua calda sanitaria. Le pompe di calore sono integrate da un impianto fotovoltaico da 6,80 kW con accumulo da 9,6 kWh per ottimizzare lo sfruttamento dell’energia disponibile prima di riversarla in rete.
Le difficoltà del progetto
La riqualificazione dell’intero edificio ha richiesto un intervento importante, che ha presentato alcune difficoltà legate alla continuità dei servizi energetici, che andavano comunque garantiti agli occupanti, con il minor disturbo possibile durante il periodo dei lavori.
“Dal punto di vista pratico, abbiamo provveduto in primis all’eliminazione di tutte le componenti della centrale esistente nei due appartamenti principali, utilizzando temporaneamente una caldaia di backup.” racconta l’Ing. Giuliani, Direttore Tecnico dello Studio di Ingegneria NRG Zero S.r.l. “Terminato il tutto e realizzata la linea verso il terzo appartamento, si è provveduto alla messa in opera delle unità esterne e progressivamente al collaudo dell’impianto.”
Massimo Terni, titolare dell’Azienda Installatrice Emmeti Impianti di Casale Litta (VA) afferma: “Apprezzo molto i prodotti Panasonic per la facilità installativa, la silenziosità in fase di funzionamento e l’assistenza che ci viene fornita costantemente. Ho colto con grande interesse l’opportunità di lavorare su un impianto in cascata che utilizzasse il gas R290; la mia prima esperienza con questa tecnologia.”
“Il sistema non ha presentato alcun problema, nonostante siano state necessarie alcune attenzioni supplementari dovute alla necessità di mantenere i servizi energetici attivi e di coordinarsi con i lavori del cappotto esterno”, continua Terni. “Abbiamo dovuto eliminare manualmente l’aria del circuito per evitare la remota possibilità di infiltrazione del gas nel circuito, in caso di rottura dello scambiatore”.
Perché una soluzione in cascata e con refrigerante naturale?
L’Ing. Alessandro Giuliani, per il progetto, ha scelto un impianto a cascata “perché la copertura dei carichi termici e, soprattutto, della produzione di acqua calda sanitaria per un immobile plurifamiliare andava oltre la potenza di una sola unità. Un ulteriore vantaggio deriva dalla migliore capacità di parzializzazione dei carichi, che in diversi periodi dell’anno risultano molto bassi.”
“La nostra Società utilizza con grande soddisfazione prodotti Panasonic” commenta Giuliani, che prosegue:
"L'impiego di pompe di calore alimentate a R290 abbatte molte delle barriere tradizionali che ostacolavano la sostituzione di generatori esistenti con pompe di calore, grazie alle elevate temperature raggiungibili e agli alti COP (coefficienti di prestazione) che le caratterizzano. Questa tecnologia si contraddistingue per la sua potenza e versatilità, dimostrandosi in grado di affrontare criticità legate alle portate degli impianti esistenti e alla necessità di produzione di acqua calda sanitaria (ACS) e disinfezione."
I risultati del progetto
Grazie a scelte progettuali incentrate sull'efficienza energetica e all'adozione di soluzioni tecnologiche innovative e ad alte prestazioni, l'edificio ha effettuato un salto di ben 10 classi energetiche passando da una classe energetica iniziale G (con emissioni di CO2 pari a 58,8 kg/m² anno) alla classe A4. In altre parole, le emissioni di CO2 sono state abbattute a 10 kg/m² anno, un valore che, se si considera l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico, può essere virtualmente azzerato. I vantaggi ottenuti sono molteplici e tangibili: riduzione dei consumi energetici, minore impatto ambientale, aumento del comfort abitativo e, non da ultimo, un incremento del valore economico dell'intero immobile e delle singole unità abitative.
A livello di indici di prestazione energetica, quello di prestazione non rinnovabile EP gl,nren passa da 310,39 kWh/m2 anno a 36,80, mentre quello della prestazione energetica rinnovabile kWh/m2 anno EPgl,ren da 6,02 kWh/m2 anno a 77,47 kWh/m2 anno.
I due impianti fotovoltaici da 6,8 kWp complessivi generano annualmente 7.294 kWh di energia elettrica, superando il fabbisogno energetico standard di 5.928 kWh annui.
La stima dei costi energetici nel corso dell’anno per il fabbricato relativamente a riscaldamento e acqua calda sanitaria si aggira sui 1.500 euro per l’intero immobile.
La scelta Panasonic
Le pompe di calore rappresentano una scelta naturale per molti progettisti, che riconoscono oggi nell’ampia gamma di soluzioni Aquarea di Panasonic il perfetto mix tra tecnologia e qualità, a cui si aggiunge il valore di una rete di prevendita e post-vendita qualificata di riconosciuta eccellenza in grado di offrire un supporto tecnico costante.
Soluzioni installate:
- Aquarea serie L;
- Due unità esterne monofase da 9 KW– Cod WHWDG09LE5;
- Due unità interne– Cod WHSDC0509L3E5.
Scheda tecnica
- Progettista: Ing. Alessandro Giuliani Direttore Tecnico dello Studio di Ingegneria NRG Zero S.r.l. di Inarzo (VA)
- Installatore: Massimo Terni - Emmeti Impianti di Casale Litta (VA)