“Per il pagamento degli interessi passivi derivanti da mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale spetta la detrazione Irpef del 19%, da calcolare su un importo massimo di 2.582,28 euro (articolo 15, comma 1-ter del Tuir)”.
Lo ricorda la rivista online dell'Agenzia delle entrate rispondendo alla seguente domanda su La posta di FiscoOggi: “Ho intenzione di chiedere un mutuo per ristrutturare la mia abitazione. Posso detrarre gli interessi passivi del mutuo, dal momento che si tratta della prima casa? Ci sono altri requisiti o condizioni da rispettare?”.
Requisiti, condizioni e limiti di detraibilità
Per quanto riguarda requisiti e condizioni per richiedere l’agevolazione, nonché i limiti di detraibilità, FiscoOggi ricorda le principali regole. Anzitutto, “la stipula del contratto di mutuo deve avvenire nei sei mesi antecedenti o nei diciotto mesi successivi all’inizio dei lavori; il contratto di mutuo deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell’unità immobiliare a titolo di proprietà o di altro diritto reale”.
Inoltre, “la casa che si costruisce o ristruttura deve essere quella nella quale il contribuente o i suoi familiari intendono dimorare abitualmente, e la detrazione degli interessi passivi per le ristrutturazioni edilizie spetta solo se si è in possesso di un provvedimento di abilitazione comunale da cui risulti che l’autorizzazione riguarda i lavori indicati nell’art. 31, comma 1, lett. d), del Dpr n. 380/2001 (circolare n. 95/2000, risposta 1.3.1). Se manca questa indicazione, la detrazione spetta solo se il contribuente è in possesso di analoga dichiarazione sottoscritta dal responsabile del competente ufficio comunale”.
Ulteriori informazioni e precisazioni sull’argomento sono disponibili nella guida dell’Agenzia delle entrate “Interessi passivi sui mutui”.