La Direttiva 2011/7/UE, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali prevede che le amministrazioni pubbliche paghino i loro debiti commerciali entro 30 o 60 (nei casi previsti) giorni di calendario decorrenti dal ricevimento della fattura o richiesta equivalente di pagamento.
Di recente, la Commissione Europea, nell’ambito della procedura d’infrazione UE per i ritardi nei pagamenti delle transazioni commerciali aperta nei confronti del nostro Paese, ha indirizzato alla Repubblica italiana il parere motivato del 15 febbraio 2017 ex art. 258 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, con il quale ha dichiarato l’inadempimento dell’Italia agli obblighi previsti dalla Direttiva.
CIRCOLARE DEL MEF. Con la circolare n. 24 del 27 giugno 2017, la Ragioneria generale dello Stato fornisce utili indicazioni alle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato sugli aspetti di maggior rilievo connessi agli adempimenti per il monitoraggio dei debiti commerciali, con particolare riguardo al miglioramento delle procedure amministrative per favorire il rispetto dei tempi di pagamento nonché alla registrazione di alcune fattispecie gestionali contabili nei sistemi informativi della Rgs/Sicoge e Piattaforma elettronica per i crediti commerciali (PCC).
Per le Amministrazioni che evidenzieranno le situazioni più problematiche, verranno programmati degli appositi incontri per effettuare un'analisi congiunta delle criticità rilevate e delle misure da adottare per superarle.