Nella riunione di lunedì scorso, il Consiglio dei ministri ha deliberato l'impugnazione dinanzi alla Corte costituzionale della legge della Regione Puglia n. 20 del 12 agosto 2022, recante “Norme per il riuso e la riqualificazione edilizia e modifiche alla legge regionale 26 novembre 2007, n. 33 (Recupero dei sottotetti, dei porticati, di locali seminterrati e interventi esistenti e di aree pubbliche non autorizzate)”.
Secondo l'Esecutivo questa legge regionale, che detta norme rivolte al riuso e alla riqualificazione urbanistica ed edilizia, è censurabile relativamente a numerose disposizioni che, intervenendo sulla disciplina edilizia regionale vigente, determinano la violazione di norme statali di riferimento, ponendosi in contrasto con i principi fondamentali posti dallo Stato in materia di governo del territorio, in violazione dell’articolo 117, terzo comma della Costituzione, violando altresì la competenza esclusiva dello Stato in materia di beni culturali e del paesaggio, in contrasto con l’articolo 117 , secondo comma lettera s) della Costituzione.
Il Governo evidenzia altresì il contrasto con l’articolo 9 della Costituzione, in forza del quale la tutela del paesaggio costituisce interesse costituzionale primario ed assoluto (Corte Costituzionale n. 367 del 2007) risultando altresì violato il criterio della ragionevolezza di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione, nonché con il principio costituzionale di leale collaborazione che informa i rapporti tra Stato e regioni nell’ambito dell’esercizio delle relative competenze.
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