Promuovere iniziative di collaborazione tra cittadini e amministrazioni, al fine di recuperare immobili inutilizzati e spazi abbandonati, come beni comuni capaci di generare processi virtuosi di sviluppo culturale, sociale ed economico.
È questo l'obiettivo del progetto pilota avviato con la firma di oggi del Protocollo d’intesa tra Roberto Reggi, Direttore dell’Agenzia del Demanio, Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva Onlus e Alessandro Cattaneo, Presidente di Fondazione Patrimonio Comune (ANCI).
RIVITALIZZAZIONE URBANA. Saranno favorite iniziative di riuso degli immobili pubblici, così come prevedono gli articoli 24 e 26 dello Sblocca Italia (D.L. n. 133/2014), coinvolgendo la cittadinanza su iniziative volte alla rivitalizzazione urbana, che promuovano l’interesse generale, in particolare la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni come ad esempio cultura e arte e il sostegno delle categorie sociali svantaggiate. Il tutto nel quadro dell’attuazione dell’ultimo comma dell’articolo 118 della Costituzione, che stabilisce che Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà.
SEGNALAZIONE E CATALOGAZIONE DI BENI APPARTENENTI AL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO. L’intesa prevede, inoltre, la segnalazione e catalogazione di beni appartenenti al patrimonio immobiliare pubblico al fine di favorirne il riuso. Il progetto incentiva lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
L’obiettivo è quello di individuare le modalità per rigenerare il patrimonio immobiliare pubblico, diffondere metodi che favoriscano la coesione sociale delle comunità locali impegnando i cittadini singoli ed associati nei progetti per il territorio.
I firmatari, attraverso i principali canali di comunicazione e tramite l’organizzazione di incontri, diffonderanno le esperienze di partecipazione attiva intraprese sul territorio, coinvolgeranno i soggetti pubblici e privati potenzialmente interessati ai nuovi progetti e renderanno disponibili fonti di finanziamento di natura etica per l’avvio di specifiche iniziative.