I Consigli di amministrazione di Acea e di Acea Ambiente hanno approvato il 23 ottobre la proposta rimodulata del progetto WTE (waste to energy), per la realizzazione del termovalorizzatore di Roma. Il progetto è stato subito inviato al Comune per le valutazioni finali.
Si chiude così una fase del processo che, secondo fonti Acea, “ha consentito di migliorare diversi aspetti di un progetto già tecnicamente molto valido e ora si potrà andare avanti velocemente secondo l'iter previsto dalle partnership pubblico-private”.
Il valore dell’investimento per il nuovo termovalorizzatore, aveva precisato qualche giorno fa il sindaco Roberto Gualtieri, è "significativamente superiore ai 700 milioni che si leggono sulla stampa, al netto degli impianti complementari tra cui l'impianto per la cattura della Co2".
Il Comune aveva avviato un'interlocuzione con il raggruppamento di aziende coinvolte per migliorare la proposta anche dal punto di vista economico, per avere una tariffa più bassa possibile. Adesso il passo successivo è quello della gara. Il progetto sarà trasformato in un capitolato tecnico per fare il bando e, secondo le stime, serviranno circa due-tre settimane. Poi sono previsti tre mesi, più altri mesi per la presentazione del progetto definitivo e la partecipazione al bando di gara.
Un piano all’insegna dell’ambiente e dell’economia circolare
Il sindaco Gualtieri ha inoltre ribadito ai microfoni dei giornalisti che “avere un termovalorizzatore vicino è molto più ecologico ed economico che dover mettere i rifiuti (indifferenziati, ndr) su un camion o su un Tir e poi mandarli comunque in termovalorizzazione lontano. Noi tra l’altro realizzeremo un impianto più avanzato del mondo dal punto di vista delle performance ambientali, con un abbattimento totale dei fattori inquinanti, con una compressione enorme delle emissioni, e sarà inserito in un ciclo complessivo di impiantistica per la parte organica, per l’aumento della differenziata, del riciclo, del riuso. Il nostro è un piano complessivo all’insegna dell’ambiente e dell’efficienza nello smaltimento dei rifiuti, all’insegna dell’economia circolare. E va di pari passo naturalmente con la modernizzazione di Ama”. Ama Spa è il principale operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali. Costituita in società per azioni nel 2000, ha un unico socio, il Comune di Roma, che ne detiene l’intero capitale sociale.
Acea e Acea Ambiente sono invece presenti nel settore del waste management e in particolare operano nel settore dello smaltimento e della valorizzazione energetica dei rifiuti (waste to energy), in linea con le ultime tendenze europee di politiche di economia circolare. Tra i principali player nazionali con oltre 1,7 milioni di tonnellate di rifiuti gestiti all’anno sono l’operatore di riferimento per l’Italia Centrale, con la gestione dei termovalorizzatori di San Vittore del Lazio (FR), in foto, e Terni e gli impianti di compostaggio ad Aprilia nel Lazio e a Orvieto in Toscana.