Entro la Befana sarà messo a punto il piano del Comune di Roma per la ricollocazione dei sampietrini.
Sulla questione negli ultimi giorni c'è stata un po' di polemica ed è intervenuta anche Carla Cappiello, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Roma.
Il presidente del Fai ha ricordato che sono 500 anni che i sampietrini a Roma rappresentano il volto delle strade. I romani, sebbene si lamentino del terreno sconnesso, mediamente apprezzano il valore storico dei sampietrini e chiedono che rimangano perlomeno in centro.
LA NOTA DEL CAMPIDOGLIO. “C’è una non indifferente variabile economica – spiega in una nota il Campidoglio - che rende più vantaggiosa la parziale sostituzione del fondo in basolato lavico. Un metro quadrato di posa di sampietrini costa infatti 212 euro, la stessa superficie in asfalto moderno ne costa 52. I sampietrini rimossi possono dunque rappresentare un valore prezioso da utilizzare come cambio merce negli appalti con le aziende incaricate di ripavimentare le strade sia in asfalto che con i sampietrini rimossi. Dunque – spiega il Campidoglio - si sta studiando questa opportunità come ipotesi di lavoro. In tal senso, e solo in questo contesto, si può quindi parlare di un valore economico di vendita dello storico fondo stradale cittadino”.
“In luoghi ad alta percorrenza – ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino – vogliamo mettere del catrame moderno, innovativo, miscelato con il pulviscolo di pneumatici usati, per avere maggiore aderenza, maggiore sicurezza per moto e motorini e una diminuzione significativa dell’inquinamento acustico”.
“Le zone pedonali – ha sottolineato Marino - non devono esserci solo a via dei Fori Imperiali, ma devono esservi delle aree pedonali anche nelle nostre periferie. E perché non arredarle con quei bellissimi sampietrini che togliamo da via Nazionale dove rappresentano un pericolo per il traffico?”.