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Roma, impiantisti in ginocchio per i ritardi di Acea nel pagare i lavori

I ritardi nei pagamenti hanno superato in alcuni casi anche i 180 giorni, a fronte dei 90 che sarebbero previsti da contratto. La denuncia di Assistal e Cna Impianti

lunedì 19 dicembre 2016 - Redazione Build News

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Si acuisce la situazione del ritardo nei pagamenti di Acea, la municipalizzata romana che si occupa della distribuzione dei servizi idrici e della manutenzione delle reti elettriche per i cittadini romani, nei confronti delle imprese fornitrici, di costruzione e manutenzione di impianti rappresentate da Assistal e Cna Roma.

I ritardi nei pagamenti hanno superato in alcuni casi anche i 180 giorni, a fronte dei 90 che sarebbero previsti da contratto. Molte imprese, inoltre, non riescono ancora nemmeno a contabilizzare quanto dovuto, il che significa che vedranno i primi pagamenti non prima di 6/9 mesi.

Ad oggi – denunciano Assistal e Cna Roma - la società sta perpetuando sistematicamente un meccanismo di mancato rispetto dei termini contrattuali per la contabilizzazione ed i pagamenti dei fornitori che sta mettendo in forte crisi le imprese del settore, preoccupate ormai della loro sopravvivenza.

Inoltre, con le festività alle porte, le imprese coinvolte sono costrette ad indebitarsi per mettersi nelle condizioni di poter pagare stipendi e tredicesime: ai classici ribassi d’asta, pertanto, si devono mettere in conto ulteriori percentuali di interesse da restituire agli istituti di credito.

Una situazione a dir poco allarmante che crea così sofferenze anche a danno dei migliaia di lavoratori coinvolti, con evidenti ripercussioni di carattere sociale sul territorio, senza contare i possibili danni dovuti ai disservizi cui i cittadini potrebbero andare incontro nel caso in cui le imprese coinvolte non fossero più in grado di portare avanti i servizi sulle reti idriche ed elettriche.

A tutto ciò si aggiunge un ulteriore elemento di preoccupazione rappresentato dal silenzio di ACEA.

Ad oggi, nonostante le sollecitazioni, anche formali delle Associazioni di Categoria, le imprese non hanno ottenuto alcuna risposta: non si sa se, quando e come ACEA pagherà.

L’auspicio è ovviamente che si riesca a sanare al più presto una situazione che sta diventando realisticamente drammatica e che, oltre al sistema produttivo potrebbe potenzialmente avere pesanti conseguenze sull’intera città.

“Nel Codice Etico di ACEA – afferma Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL - si leggono bellissime parole legate al ‘fondamentale rispetto degli interessi legittimi e delle esigenze di tutti gli attori, individuali o collettivi, coinvolti nelle pratiche aziendali’. Ci piacerebbe che queste belle parole non rimanessero lettera morta, ma che rappresentassero valori reali cui corrispondono azioni in grado di dare concretezza alle intenzioni”.

“Chiediamo il rispetto dei tempi di pagamento perché il ritardo costringe le imprese a rivolgersi al sistema bancario per fare fronte alle esigenze di liquidità. Ma in una congiuntura in cui non è facile ottenere un ampliamento dei fidi o nuovi finanziamenti si rischia il collasso del sistema delle piccole e medie imprese locali” aggiunge Claudio di Simone, Presidente di Cna Roma Impianti.

Assistal e Cna Roma ribadiscono “la necessità di giungere al più presto ed entro fine anno ad una stabilizzazione della situazione e si riservano, se necessario, anche di presentare un esposto all’Anac per il grave comportamento posto in essere da Acea.

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