Roverplastik nel 2016 è stata scelta da La Casa Verde, impresa costruttrice di case bioecologiche, nell’ambito di un progetto che comprendeva diverse realizzazioni residenziali, nel comune di Carpi (Modena), costruite per risultare a emissioni zero e quindi già in linea con gli standard previsti per il 2020. Per questo cantiere, l'azienda ha fornito la sua soluzione RoverBlok, monoblocco che garantisce un elemento di integrazione e continuità tra l’involucro e il serramento.
Grazie ai risultati ottenuti, il progetto risulta a tutti gli effetti un edificio nZEB (nearly Zero Energy Building), ovvero una costruzione ad altissima prestazione energetica il cui fabbisogno energetico appunto è molto basso o quasi nullo ed è coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, anche prodotta in loco. L’efficienza energetica è a tutti gli effetti una forma di energia, anzi, come segnalato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), è la più abbondante forma di energia ed è disponibile soprattutto negli edifici, responsabili del 38% dell’intero consumo energetico nazionale. Il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici rappresenta quindi una sfida cruciale per limitare i consumi e combattere la cosiddetta fuel poverty. È proprio per raggiungere questo obiettivo che il Legislatore Europeo ha introdotto il concetto di edificio nZEB.
PROGETTO. Il progetto per il quale La Casa Verde si è rivolta a Roverplastik sorge in Via Edgar Degas a Carpi ed è un edificio residenziale in legno, a due piani, composto da due unità abitative. La costruzione è caratterizzata da elevati valori di salubrità, anti-sismicità e da un abbattimento dei costi legati alla sua realizzazione e gestione. Oltre il 95% dei materiali impiegati sono naturali: le strutture sono in legno, gli isolanti in fibra di legno e fibra di roccia, rispettando i canoni delle costruzioni in bioedilizia. Questo ha consentito di poter apporre sulla realizzazione l’etichetta di casa bioecologica.
Anche la dotazione impiantistica della casa è stata sviluppata in questa direzione; comprende, infatti, soluzioni quali una pompa di calore da 8kWh, un accumulatore interno di acqua calda da 500l, unità VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) centralizzata, una batteria raffrescante, un impianto fotovoltaico da 4,5kWh e sistema di riscaldamento e raffrescamento a pavimento.
SOLUZIONE ROVERPLASTIK. Per questo progetto, l'azienda ha fornito l’ultima generazione di RoverBlok, la soluzione monoblocco che garantisce un elemento di integrazione e continuità tra l’involucro e il serramento, nella versione con cassonetto Energy Classic.
RoverBlok si distingue per l’uso di materiali innovativi che, da una parte, garantiscono una riduzione importante del peso del prodotto (-50% rispetto ai blocchi tradizionali) portando a una soluzione più maneggevole che facilita l’installazione in cantiere; dall’altra, l’uso dei nuovi materiali elimina qualsiasi continuità tra i profili e i complementi di ancoraggio alla muratura andando così a soddisfare le future normative che prevedono, per esempio, l’abolizione dell’alluminio, incompatibile con l’uso dei sistemi a cappotto.
La spalla di RoverBlok è realizzata in poliuretano espanso, materiale leggero e isolante che migliora le prestazioni, riduce gli spessori e quindi l’ingombro. La grande novità, oltre all’impiego del poliuretano, è rappresentata dalla pellicola in Velo Vetro Mineralizzato che ricopre a vista l’elemento isolante: ad esclusiva Roverplastik, è appositamente studiata per tutte le finiture di facciata e può essere pitturata, rasata o intonacata a seconda delle esigenze.
L’utilizzo combinato del poliuretano e di Velo Vetro Mineralizzato rende RoverBlok un manufatto dal comportamento termoigrometrico bilanciato ed esente da tensionamenti. RoverBlok assicura risparmio energetico, un ottimo isolamento acustico e massima resa estetica grazie a complementi di finitura completamente a scomparsa. Le prestazioni raggiunte da RoverBlok durante le prove ambientali (aria, acqua e sicurezza) soddisfano tutti i livelli previsti, indipendentemente dalla destinazione d’uso e dal contesto geografico ambientale dell’edificio.
RISULTATI. I consumi della residenza sono stati testati per un arco di tempo di 12 mesi, da marzo 2017 fino a marzo 2018, un periodo caratterizzato da condizioni climatiche limite, con un’estate molto calda e un inverno molto rigido. I nodi principali dei fori finestra realizzati con RoverBlok sono stati controllati con proiezione termografica e i risultati sono stati ottimi, registrando l’assenza totale di ponti termici.
Nel dettaglio, l’edificio ha consumato 5.090kWh di energia: i vari elettrodomestici hanno assorbito 1.680kWh; il riscaldamento, il raffrescamento, la batteria raffrescante e la produzione di acqua calda hanno richiesto 3.030kWh e l’unità VMC centralizzata 380kWh.
Allo stesso tempo, però, grazie all’impianto fotovoltaico, la casa bioecologica ha prodotto 4.800kWh di energia. Di questi, 2.750kW hanno coperto i consumi dei residenti mentre 2.050kW sono stati venduti a Enel da cui, invece, sono stati acquistati 2.340kW di energia.
Grazie ai risultati ottenuti, riuscendo a bilanciare l’energia consumata e quella che viene prodotta, la casa ha superato sia i requisiti per essere dichiarata nZEB, sia i criteri per raggiungere la classe Casa Clima Oro.