Il Gruppo Sacchi, una delle principali realtà italiane nella distribuzione di materiale elettrico, entra a far parte del Gruppo Sonepar. Due grandi protagonisti del mercato elettrico si alleano e camminano fianco a fianco, per vincere le sfide del futuro e offrire ai clienti una serie di servizi sempre più innovativi e performanti. L’intesa darà slancio a un progetto industriale sempre diretto a un processo di crescita ed evoluzione.
In un ambiente competitivo in continuo cambiamento occorre assumere dimensioni adeguate - dichiarano Maurizio Sacchi e Paolo Sacchi, Amministratori Delegati del Gruppo Sacchi. Per questo l’alleanza con la più importante realtà mondiale del settore rappresenta un passo epocale che assicura il rafforzamento della nostra società a livello nazionale e internazionale.
La formazione di questa nuova realtà offrirà al Gruppo Sacchi nuove opportunità in un contesto economico complesso, consentendo di interpretare al meglio le novità del mercato, come la diffusione dell’e-commerce o l’ingresso di altri player internazionali.
Nel 60° anniversario dalla fondazione - proseguono gli Amministratori Delegati - riaffermiamo così i valori della nostra struttura: azienda familiare con gestione manageriale, attenta alle persone e orientata all’innovazione. Gli stessi valori di Sonepar, che, pur essendo il primo operatore mondiale nel settore, è un’azienda a guida familiare con principi e metodi analoghi ai nostri.
L’accordo prevede che la Sacchi mantenga la propria identità, ragione sociale e gruppo dirigente, operando in regime di concorrenza con Sonepar Italia sul mercato. La famiglia Sacchi rimarrà nella compagine sociale e nella gestione dell’azienda, preservando quell’attenzione ai clienti e ai collaboratori che ha sempre caratterizzato le scelte del Gruppo: tradizione e innovazione, all’insegna di una reiterata fiducia per le opportunità di domani.
Una nuova pagina da scrivere, dunque, a celebrare sessant’anni di storia, con lo sguardo rivolto al futuro. L’accordo, sottoposto all’autorizzazione dell’autorità antitrust sulla concorrenza, prevede la cessione al gruppo francese di una quota di minoranza e successivamente la maggioranza delle quote sociali.