All’inizio del suo mandato la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha promesso uno strumento giuridico per garantire ai lavoratori dell’UE un salario minimo equo e ha ribadito tale impegno nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione del 2020.
La direttiva istituisce un quadro per l’adeguatezza dei salari minimi legali, promuovendo la contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari e migliorando l’accesso effettivo dei lavoratori alla tutela garantita dal salario minimo nell’UE. I salari minimi adeguati sono importanti per rafforzare l’equità sociale e sostenere una ripresa economica sostenibile e inclusiva. Il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro va anche a vantaggio delle imprese, come pure della società e dell’economia in generale, stimolando la produttività e la competitività.
La tutela garantita dal salario minimo esiste in tutti gli Stati membri dell’UE, attraverso salari minimi legali e contratti collettivi oppure esclusivamente attraverso contratti collettivi.
Garantire che i lavoratori siano adeguatamente retribuiti è essenziale per migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro e per costruire società ed economie eque e resilienti. Alcuni lavoratori risentono tuttavia della limitata adeguatezza e/o delle lacune nella copertura della tutela garantita dal salario minimo.
La nuova direttiva mira ad affrontare questo problema istituendo un quadro dell’UE per rafforzare l’adeguata tutela garantita dal salario minimo, nel pieno rispetto delle tradizioni e delle competenze nazionali, come pure dell’autonomia delle parti sociali. La direttiva non obbliga gli Stati membri a introdurre salari minimi legali, né fissa un livello comune dei salari minimi in tutta l’UE.
I principali elementi della direttiva sono:
- Un quadro per la determinazione e l’aggiornamento dei salari minimi legali
- La promozione e l’agevolazione della contrattazione collettiva sui salari
- Un miglior monitoraggio e una migliore applicazione della tutela garantita dal salario minimo
L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale dei co-legislatori. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, la direttiva entrerà in vigore dopo 20 giorni e gli Stati membri la dovranno poi recepire entro due anni nel diritto nazionale.
La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “L’UE ha mantenuto la propria promessa. Le nuove norme sui salari minimi tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro sia retribuito. Questi obiettivi saranno conseguiti nel pieno rispetto delle tradizioni nazionali e dell’autonomia delle parti sociali.”