Con il bando Isi 2017, pubblicato oggi nella Gazzetta ufficiale, l’Inail mette a disposizione delle imprese che vogliono investire in sicurezza più di 249 milioni di euro di incentivi a fondo perduto, ripartiti su base regionale e assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
È l’ottava edizione dell’intervento avviato a partire dal 2010, che ha visto l’Istituto stanziare un importo complessivo di circa 1,8 miliardi di euro per contribuire alla realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
I fondi messi a disposizione attraverso il bando Isi 2017 sono suddivisi in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati:
- progetti di investimento e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (100 milioni di euro);
- progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (44.406.358 euro);
- progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (60 milioni di euro);
- progetti per micro e piccole imprese operanti nei settori del legno e della ceramica (10 milioni di euro);
- progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli (35 milioni di euro, suddivisi in 30 milioni destinati alla generalità delle imprese agricole e in cinque milioni per i giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria).
Il contributo per ogni progetto sarà erogato in conto capitale e varia in base all’asse di finanziamento, sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi finanziabili specificati nel bando.
Una delle novità di quest’anno è rappresentata dall’introduzione di un quinto asse di finanziamento dedicato alle imprese che operano in agricoltura, alle quali nel 2016 era stato dedicato un avviso pubblico specifico, per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per la riduzione delle emissioni inquinanti, del livello di rumorosità o del rischio infortunistico.
Con il nuovo bando Isi, inoltre, si allarga la platea dei destinatari degli incentivi. Oltre alle imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, infatti, l’asse di finanziamento dedicato alla riduzione del rischio dovuto alla movimentazione dei carichi è aperto ai progetti presentati dagli enti del terzo settore, anche non iscritte al registro delle imprese ma censite negli albi e registri nazionali, regionali e delle Province autonome.
Come per i bandi precedenti, la procedura di presentazione delle domande di accesso agli incentivi avverrà in modalità telematica e sarà articolata in tre fasi, con le modalità indicate negli avvisi regionali/provinciali:
- compilazione della domanda nella sezione “Servizi online” del sito Inail dal 19 aprile 2018 fino alle ore 18 del 31 maggio 2018;
- inoltro della domanda online nei giorni e orari di apertura dello sportello informatico (il cosiddetto “click day”), che saranno pubblicati sul sito dell’Istituto a partire dal 7 giugno 2018;
- conferma della domanda online da parte delle imprese collocate in posizione utile per accedere al contributo, tramite l’invio della documentazione indicata nell'avviso pubblico per la specifica tipologia di progetto.
Per spiegare nel dettaglio le modalità di partecipazione alla procedura di finanziamento, anche quest’anno l’Istituto ha realizzato un’apposita campagna informativa, denominata #storiediprevenzione. L’iniziativa di comunicazione utilizzerà ancora di più i social media, dedicando attenzione alle “storie di prevenzione” di imprenditori che, anche grazie ai contributi Inail, hanno investito in sicurezza nelle proprie aziende, e hanno dimostrato di credere nel valore della prevenzione per la tutela della salute dei lavoratori e per la stessa produttività dell’impresa.
Per ottenere informazioni e assistenza l’Istituto mette a disposizione anche il proprio contact center, che fino al 31 dicembre 2017 è possibile contattare telefonicamente ai numeri 803164 (gratuito da rete fissa) e 06.164.164 (a pagamento in base al piano tariffario del proprio gestore) e, a partire dal primo gennaio 2018, al nuovo numero 06.6001 (utilizzabile sia da rete fissa sia da rete mobile secondo il piano tariffario del gestore telefonico di ciascun utente).