Sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, Supplemento n. 50 di Martedì 10 dicembre, è pubblicata la Legge regionale 6 dicembre 2024 n. 20 “Seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2024”, approvata dal Consiglio regionale con 44 voti favorevoli e 24 contrari.
Entrata in vigore l'11 dicembre e composta da 41 articoli, la legge prevede modifiche a 33 leggi regionali nei settori più disparati, dall’agricoltura, al commercio, dalla gestione del territorio all’ambiente.
Salva Casa, recepite le modifiche al Testo Unico Edilizia
Con una serie di modifiche alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), il provvedimento della Regione Lombardia recepisce le modifiche al Testo Unico Edilizia (DPR 380/2001) introdotte dal Salva Casa (legge 24 luglio 2024, n. 105 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69).
Nuove norme autorizzative per gli impianti di biogas
Con modifiche agli allegati A e B della legge regionale n. 5/2010, sono semplificate le procedure di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) relative agli impianti di trattamento biologico e chimico-fisico dei reflui animali, portando la soglia di assoggettabilità da 150 a 500 tonnellate/giorno. La modifica punta a favorire lo sviluppo di impianti cruciali per la produzione di biometano e per l’economia circolare, senza compromettere le necessarie tutele ambientali. Nel corso della discussione in Consiglio regionale, in dissenso dal proprio gruppo, Giovanni Malanchini (Lega) ha dichiarato di non condividere la modifica in quanto escluderebbe dal processo decisionale gli enti locali. Sullo stesso argomento la relatrice Alessandra Cappellari che ha presentato un emendamento votato dall'aula che reintroduce il limite di 150 tonnellate/giorno sotto al quale non è necessaria la VIA. Restano esclusi dall’obbligo della Valutazione di Impatto Ambientale gli impianti in cui venga utilizzato almeno il almeno il 70% di reflui animali per la produzione di biogas con capacità fino a 500 tonnellate/giorno.
“Ricordo – ha precisato l’Assessore all’Ambiente Giorgio Maione – che nella vicina Emilia Romagna non è mai prevista la VIA a prescindere dalla capacità dell’impianto. Esistono poi numerose eccezioni e deroghe che riducono di fatto la capacità produttiva media di questi impianti. Per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio concordo comunque con la formulazione proposta dalla relatrice Cappellari nel suo emendamento.”
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