La scorsa settimana la Giunta della Regione Sardegna ha approvato, su proposta dell'assessora dell'Ambiente, Donatella Spano, il nuovo "Piano per la qualità dell'aria ambiente”. L'ultimo Piano analogo risale al 2005.
Con il nuovo Piano si mira all’adozione di misure aggiuntive per preservare la migliore qualità dell’aria in tutto il territorio regionale con: l’incentivazione alla sostituzione dei caminetti e delle stufe tradizionali con sistemi ad alta efficienza nel settore del riscaldamento domestico; la limitazione dell’impiego di olio combustibile, di gasolio e di legna nelle caldaie e negli impianti a bassa efficienza impiegati per il riscaldamento nel terziario; disposizioni per l’abbattimento delle polveri da cave e da impianti di produzione di calcestruzzi e di laterizi; interventi in ambito portuale (porti di Cagliari ed Olbia), finalizzati all’abbattimento delle emissioni provenienti dallo stazionamento delle navi nel porto e dalle attività portuali, quali uno studio di fattibilità sull’elettrificazione delle banchine, il monitoraggio dei combustibili utilizzati dalle imbarcazioni in ingresso al porto e lo studio sulla possibilità di sostituirli con altri meno inquinanti, la razionalizzazione dei sistemi di imbarco e della logistica del traffico merci all’interno dell’area portuale ecc.; la razionalizzazione del trasporto urbano.
Sono previste, inoltre, campagne di sensibilizzazione e informazione, programmi di educazione nelle scuole per approfondire con maggiore dettaglio le tematiche relative all’importanza della tutela della qualità dell’aria, i possibili effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico e l’importanza delle scelte e dei comportamenti personali nel contribuire alla tutela dell’ambiente.
"La situazione della qualità dell'aria in Sardegna è positiva - spiega l'assessora Spano - e i monitoraggi lo confermano. Questo non significa che non dobbiamo fare ancora meglio, anche alla luce dei nuovi obiettivi di efficienza energetica e Green economy e a seguito del mutato quadro normativo. Il decreto legislativo in materia, del 2010, prevede che si individuino le misure che intervengono sulle principali sorgenti di emissione e che vengano ridotti i livelli degli inquinanti, così da perseguire il raggiungimento degli standard legislativi e preservare la migliore qualità dell’aria compatibile con lo sviluppo sostenibile".