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Sblocca-cantieri e Codice Appalti, via libera dal Senato. Ok a Italia Infrastrutture s.p.a.

Sospensione sperimentale per due anni di alcune disposizioni del Codice dei contratti pubblici. Eliminata la norma che consentiva alle pubbliche amministrazioni di escludere dalle gare d'appalto le imprese per le irregolarità fiscali e contributive non definitive

giovedì 6 giugno 2019 - Redazione Build News

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Con 142 voti favorevoli, 94 contrari e 17 astensioni, stamane l'Assemblea del Senato ha approvato il ddl di conversione del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 – Sblocca-cantieri, per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici. Il testo passa ora alla Camera.

Il provvedimento consta di 30 articoli, suddivisi in 3 Capi. Il Capo I (articoli da 1 a 5) reca norme in materia di contratti pubblici, di accelerazione degli interventi infrastrutturali e di rigenerazione urbana. Il Capo II (articoli da 6 a 20) reca disposizioni relative agli eventi sismici della regione Molise e dell'area Etnea. Il Capo III (articoli da 21 a 30) reca disposizioni relative agli eventi sismici dell'Abruzzo nell'anno 2009, del centro Italia negli anni 2016 e 2017 e nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell'Isola di Ischia nel 2017.

È confermata la sospensione sperimentale per due anni di alcune disposizioni del Codice dei contratti pubblici, e ripristinata la percentuale massima del 40% per il subappalto. Viene eliminato il criterio del massimo ribasso e prevista l'esclusione automatica delle offerte che superano soglie anomale.

Tra le altre novità degli emendamenti approvati, è stata eliminata la norma che consentiva alle pubbliche amministrazioni di escludere dalle gare d'appalto le imprese per le irregolarità fiscali e contributive non definitive.

In considerazione della straordinaria necessità ed urgenza di assicurare la celere cantierizzazione delle opere pubbliche, è istituita, a decorrere dal 1° settembre 2019, la società per azioni «Italia Infrastrutture s.p.a.», con capitale sociale pari a 10 milioni di euro interamente detenuto dal Ministero dell'economia e delle finanze, su cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti esercita il controllo di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175. Questa società avrà come compito di portare a completamento le opere pubbliche a rischio di perdita dei fondi.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti potrà autorizzare nuove forme di laboratori, oltre a quelli già enunciati dalla legge 1086 del 1971, ai fini di effettuare prove e controlli su materiali su strutture e costruzioni esistenti (LEGGI TUTTO).

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