Nella riunione di ieri 20 marzo 2019, il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli e del Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato il decreto “Sblocca cantieri”, cioè il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, norme per la semplificazione dell’attività edilizia in generale e scolastica in particolare e misure per eventi calamitosi.
Il testo del provvedimento licenziato ieri dal CdM pare non sia ancora definitivo poiché sarebbe stato approvato “salvo intese”, in quanto ieri non sarebbe stata raggiunta l'intesa sul testo tra il Movimento 5 Stelle e la Lega. “Così non si sblocca niente”, ha dichiarato Matteo Salvini. “Mancano tante opere da sbloccare. E manca un sostanzioso incentivo alla ripartenza dell'edilizia privata”, ha aggiunto il vicepremier e ministro dell'Interno.
Della necessità di un sostegno all'edilizia privata ha parlato ieri anche il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa: “L’economia non si rilancia solo attraverso i lavori pubblici, ma anche stimolando interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare privato. Confidiamo allora che, oltre alle norme finalizzate a sbloccare i cantieri pubblici, il Governo vari al più presto misure che incoraggino l’apertura di tanti cantieri privati”.
Confedilizia “ha fatto le sue proposte. Occorre stabilizzare e perfezionare gli incentivi per ristrutturazioni e interventi di risparmio energetico e miglioramento sismico. Servono forti sgravi fiscali mirati all’acquisto di immobili da destinare alla locazione, previa loro riqualificazione. Vanno stabilizzate la nuova cedolare secca per l’affitto dei negozi e quella per le locazioni abitative a canone concordato. È necessario razionalizzare il trattamento fiscale delle società immobiliari.
L’insieme di questi interventi – ha concluso il presidente di Confedilizia - sarebbe in grado di dare alla nostra economia una boccata d’ossigeno in tempi rapidissimi, favorendo la crescita e l’occupazione e migliorando l’aspetto delle nostre città. Non si perda tempo”.