“In qualità di cittadini privati, imprese edili e professionisti, segnaliamo urgentemente una gravissima, drammatica e insostenibile situazione della quale sono vittime centinaia di famiglie italiane. Da oltre 8 mesi il mercato della Cessione del Credito Fiscale generato dai Bonus Edilizi è completamente bloccato e miliardi di euro sono incagliati. Le imprese hanno i cassetti fiscali pieni e i conti correnti vuoti; le famiglie sono sfollate, hanno le case sventrate con i cantieri bloccati e non hanno alcuna possibilità di poter pagare i lavori da ultimare. Le imprese e i cittadini stanno attraversando una profonda crisi che può essere arginata solo in Parlamento il 6 settembre. In questa data tutti i partiti saranno chiamati a votare il Decreto aiuti bis in sede di conversione in Legge del Decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, recante misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali.”
È quanto si legge nella petizione online “Sbloccare il Superbonus al più presto!”, che al momento in cui scriviamo è stata firmata da 7.347 persone.
Nella petizione si chiede che “sia votato da tutte le forze politiche unitamente, l’emendamento che eliminerà la Responsabilità Solidale tra Cedente (il committente dei lavori che cede il credito fiscale) e Cessionario (cioè chi acquista il credito principalmente le banche) ripristinando l’art. 121 comma 6 del Decreto Rilancio, sbloccando così tutti i crediti fiscali incagliati e salvando milioni di famiglie, lavoratori e imprese”.
“Ricordiamo al Governo e al Parlamento che la circolare n. 23/E del 23 giugno 2022 nella quale l’Agenzia delle Entrate ha riepilogato le regole sui bonus alla luce delle novità legislative emanate negli ultimi mesi, ha causato il blocco dei crediti e la drammatica situazione in cui ci troviamo. Questa circolare ha infatti imposto alcuni assurdi indici per la verifica della diligenza dei Cessionari nell'acquisto dei Bonus Edilizi ed ha introdotto la Responsabilità in Solido tra “Cedente” e “Cessionario” in caso di frodi o errori procedurali. Tutto questo ha colpito migliaia di cittadini che in questo momento si ritrovano sfrattati dalle loro case, costretti a farsi ospitare, a dormire in garage, ad andare in affitto poiché le loro case sono sfasciate e le imprese non hanno più liquidità per continuare i lavori con tutti i crediti bloccati e i cittadini privati hanno esaurito i “risparmi di una vita” e non possono terminate i lavori delle loro case.
Inoltre, i ritardi dovuti al blocco delle cessioni e alle non normate tempistiche delle Società di Revisione delle banche che sono immobili nell’esame delle pratiche, stanno causando ulteriori danni economici a tutte quelle famiglie che potevano avere un risparmio economico tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici e fronteggiare così l’aumento folle di luce e gas, fino ad ora sono state abbattute 242 mila tonnellate di emissioni di Co2 con un risparmio di 15,3 miliardi di euro.
Se il Governo (anche se dimissionario) e il Parlamento non troveranno immediatamente una soluzione, dovremo attenderci nelle prossime settimane delle conseguenze molto pesanti sotto il profilo economico per le centinaia di migliaia di famiglie, di professionisti dell’area tecnica e imprese, tutti impegnati nelle attività connesse ai Bonus Edilizi”.