Attualità

Sblocco crediti superbonus, occhi puntati sulle banche

Risposte positive da parte dei maggiori istituti finanziari anche se permane una certa cautela, in attesa di vedere come evolve la situazione in Parlamento

martedì 28 marzo 2023 - Franco Metta

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Sono riprese ieri in commissione Finanze le votazione sugli ultimi emendamenti al decreto superbonus che dovrebbe approdare domani il testo in Aula. Nel frattempo, le ipotesi più percorribili sulle possibili soluzioni al nodo dei crediti incagliati restano sempre quelle dell'F24 e dei Btp. 


Gli istituti bancari e le Poste

Si sa per certo che il governo, facendo sempre notare che si tratta di un problema ereditato dalla precedente legislatura, ha avviato opera di moral suasion nei confronti degli istituti bancari per far ripartire il mercato dei crediti. Appare quindi necessaria una costruttiva collaborazione da parte degli istituti. In tal senso il Mef ha reso noto di aver ricevuto risposte positive da parte dei maggiori istituti finanziari anche permane una certa cautela, in attesa di vedere come evolve la situazione in Parlamento. 

Sta prendendo sempre più forma l’ipotesi uno sblocco mirato che consenta di superare l’impasse nella quale sono finite migliaia di imprese e di cittadini, senza quindi fare marcia indietro e tornare al punto di partenza di due anni fa. 


Il nodo degli F24

Sul nodo dei crediti incagliati le due principali ipotesi di lavoro sono l'eventuale ricorso agli F24, sui quali è in corso un approfondimento su meccanismi e ricadute e la possibilità per le banche che a fine anno non sono riuscite a esaurire i crediti di convertirli in Btp a 10 anni. 

Tra gli altri emendamenti in discussione anche la possibilità di estendere ulteriormente l'ambito dell'esclusione dal concorso nella violazione a tutti i cessionari che acquistano crediti d'imposta da una banca o da altra società appartenente allo stesso gruppo bancario, o da una società quotata o da altra società appartenente al gruppo della medesima società quotata, a condizione che il soggetto cedente abbia rilasciato un'attestazione di possesso della documentazione relativa alle opere che hanno originato il credito di imposta. Questo dovrebbe portare a un ulteriore allargamento dell'esclusione dalla responsabilità in solido nell'acquisto dei crediti del superbonus, comprendendo tutti i cessionari che acquistano da una banca. 

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