“Interventi a favore della circolazione dei crediti fiscali di cui all’articolo 121 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 ai fini dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio regionale”: questo l'oggetto della proposta di legge n. 397/2023 approvata dalla Terza Commissione permanente del Consiglio Regionale della Sardegna.
Il disegno di legge è stato presentato dai delegati della Consulta delle Costruzioni G. Paolo Deliperi, geometra, e Andrea Virdis, imprenditore, e supportato dalla Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna, con il contributo di Confapi Aniem Sardegna, Ance Sardegna, Confindustria Sardegna, Confartigianato Sardegna, Cgil, Cisl e Uil.
RPT della Sardegna: approvare la legge prima della fine dell’anno
Dopo il passaggio positivo in Terza Commissione, la Rete delle Professioni Tecniche chiede al Consiglio Regionale di non perdere altro tempo e di approvare la proposta di legge prima della fine dell’anno.
“Una boccata d’ossigeno fondamentale per professionisti e imprese in grande difficoltà a seguito del graduale blocco del mercato dei crediti fiscali. Una norma che di certo non risolve tutti i problemi, ma che, attraverso la conferma dell’impegno della Regione a favorire l’acquisto annuale di crediti d’imposta relativi a bonus edilizi maturati sull’Isola o maturati da fornitori con sede in Sardegna, è in grado di dare un segnale importante anche all’indotto”, sottolinea la RPT sarda.
Misure già adottate da altre Regioni
«Ma non c’è tempo da perdere. L’intero settore non può più aspettare, è necessario agire con urgenza in modo da avere la normativa approvata prima di Natale – sostiene il Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna Federico Miscali –. D’altra parte si tratta di una normativa condivisa che segue l’impronta di altre misure già adottate da Basilicata e Piemonte. Prima si procede e prima gli enti pubblici regionali e le società partecipate saranno in grado di entrare sul mercato dei crediti e sbloccare la situazione di imprese e professionisti ormai sull’orlo del fallimento».
Secondo i dati raccolti da Enea e riportati dal Comitato promotore, negli ultimi due anni la Sardegna ha beneficiato di finanziamenti, ovvero investimenti a carico dello Stato, per complessivi 2 miliardi e 431 milioni di euro. Inoltre, nel comparto edile, le ore lavorate sono cresciute di circa il 60% e l’incremento in termini assoluti di lavoratori dipendenti è stato di quasi 5.000 unità. L’incremento delle nuove imprese iscritte al sistema delle Casse Edili regionali è stato del 7,49%, mentre la massa salari, ovvero gli stipendi erogati tra il 2021 e il 2022 è cresciuta di quasi il 60%. Un impatto positivo che ora rischia di essere fortemente ridimensionato dal fenomeno dei crediti incagliati. Per questo la RPT Sarda chiede alla politica uno sforzo concreto e l’approvazione nella prossima seduta del Consiglio Regionale.
«La normativa in oggetto affronta in modo efficace parte delle difficoltà legate ai crediti fiscali incagliati ed è cruciale per mettere al sicuro il comparto – conclude Miscali –. La sua rapida adozione garantirà benefici immediati e contribuirà a salvare un settore fondamentale sia in termini di sviluppo economico, che in ottica futura di sostenibilità, per il raggiungimento degli obiettivi nazionali e regionali di efficientamento e riduzione dei consumi e delle emissioni».
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