Rinnai inventa il primo scaldabagno domestico full hydrogen. La nuova tecnologia della multinazionale giapponese assolve al compito a cui sono chiamati, da qui ai prossimi anni, i grandi Produttori HVAC+R ovvero di realizzare macchine in grado di impiegare l’idrogeno in modo sicuro e longevo, diffondendo fiducia nella sostenibilità verso gli utilizzatori, le Istituzioni e la stessa filiera. Nello specifico lo scaldabagno risolve, mediante soluzioni tecniche, le criticità di trattamento dell’idrogeno.
La camera di combustione
La combustione dell’idrogeno comporta una riduzione della CO2 in atmosfera, ma la sua concentrazione in eccesso genera elevate temperature di combustione, con conseguente immissione di NOx, problematica risolta tramite la lean combustion.
L’aggiunta di idrogeno estende i limiti di infiammabilità, ma l’estrema diffusività in massa della sua molecola, dovuta alle piccole dimensioni rispetto agli idrocarburi tradizionali, genera instabilità: migrazione del combustibile più leggero, spegnimenti localizzati di fiamma e stress termoacustici, problemi risolti tramite una nuova geometria della camera di combustione.
Nella componentistica di questo scaldabagno sono racchiuse tante accortezze e innovazioni tecnologiche, come il sensore UV per la rilevazione della fiamma dell’idrogeno (che è incolore e non genera corrente di ionizzazione).
Il bruciatore
Il bruciatore progettato e costruito da Rinnai è in grado di replicare il range di funzionamento di uno scaldabagno standard a metano, assicurando alte prestazioni anche a basse potenze e garantendo comfort di utilizzo in presenza di basse portate o bassi salti termici.
È composto da due layer: uno metallico dal pattern longitudinale e uno di acciaio sinterizzato flame retardant. Accoppiati, creano quel tappeto di fiamma necessario a superare l’infragilimento a cui sono esposti i metalli a contatto con l’idrogeno.
Apparato di premiscelazione
Un’ulteriore innovazione strutturale è stata introdotta sull’apparato di premiscelazione, in cui il ventilatore spinge aria all’interno della camera di combustione che si riduce nelle dimensioni apportando riduzione del gas immagazzinato, con la conseguente eliminazione del rischio di esplosione anche in caso di ritorno di fiamma, il cui controllo è garantito anche da un apposito sensore TC.
"Siamo leader nella gestione della combustione. Lo facciamo molto bene da oltre 100 anni, e continueremo a farlo” ha spiegato Stefano Zaniboni, Managing Director di Rinnai Italia, “L’R&D ha applicato il nostro know-how al nuovo vettore energetico con ottimi risultati: il primo scaldabagno al Mondo 100% idrogeno verde soddisfa performance e sicurezza, caratteristiche da sempre distintive dei nostri prodotti e sta superando brillantemente tutti i life test nelle principali Country in cui siamo presenti, dall’Australia al Giappone. Siamo pronti a partire anche in Europa, accelerando l’avvio della mass production e lanciando un segnale forte alla filiera alle Istituzioni: la tecnologia c’è, i Produttori ci sono, è tempo di investire nella produzione di questa risorsa verde per creare un ambiente più sano per tutti noi".