Mercoledì 18 novembre a Palazzo Marino è stato firmato l’Accordo di Programma tra Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane per la riqualificazione delle aree dei sette scali ferroviari dismessi presenti a Milano.
Il documento sarà presentato entro trenta giorni al Consiglio comunale di Palazzo Marino per la ratifica definitiva e permetterà di avviare il più grande processo di rigenerazione urbana presentato in Italia da molto tempo.
Si tratta di un momento estremamente importante per Milano, la Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane – hanno affermato l’assessore all’Urbanistica e Edilizia Privata, Alessandro Balducci, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, e l’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, Carlo De Vito – che permetterà lo sviluppo di ampi settori della città e il miglioramento del servizio ferroviario regionale in abito urbano. Un ringraziamento doveroso va a tutte quelle persone, in particolare a tutti gli uffici tecnici competenti e all’ex assessore Ada Lucia De Cesaris, che in questi anni hanno lavorato con impegno e costanza per raggiungere questo risultato.
A partire dall’Accordo di Programma sottoscritto, il Comune di Milano e Ferrovie dello Stato Italiane stanno ora elaborando un Protocollo di intesa per promuovere l’uso temporaneo di porzioni degli scali Farini, Romana e Genova, in modo da presidiare le aree ed aprirle alla città, secondo le esperienze avviate durante il periodo di Expo e tuttora in corso.
L’utilizzo temporaneo – secondo la proposta avanzata dall’assessore all’Urbanistica, in collaborazione con l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso - avverrà secondo le indicazioni di una regia condivisa sulle attività da svolgere e potrà protrarsi fino all’avvio dei lavori di riqualificazione definitiva delle aree.
In questo modo le aree degli scali resteranno vive e fruibili in attesa delle destinazioni definitive oggi previste dall’Accordo di Programma. Si tratta di importanti porzioni di città a ridosso del centro storico – spiegano gli assessori Balducci e D’Alfonso – che non torneranno ad essere intercluse ed insicure, ma continueranno ad offrire nuove opportunità per il tempo libero e la cultura ai milanesi e ai visitatori.
Con la firma pezzi significativi della città potranno essere recuperati all’uso urbano – ha sottolineato De Vito –. Così potranno essere eliminate le tipiche situazioni negative conseguenti alla dismissione di attività industriali e potranno innescarsi processi di rigenerazione urbana che auspichiamo di grande qualità anche in un quadro di interesse pubblico. Diamo atto alle amministrazioni comunale e regionale dell’impegno profuso per raggiungere il difficile obiettivo di contemperare le diverse esigenze che nel corso di questi anni si sono manifestate. Ci aspetta ora la fase della ricerca di operatori che potranno tradurre le pianificazioni previste in progetti, opere e servizi a livello di città top in Europa come oggi Milano è considerata.