Il primo semestre 2020 è stato particolarmente anomalo nella storia del mercato immobiliare italiano. Era partito con buone prospettive ma si è fermato per la pandemia fino a metà maggio. E solo nel mese di giugno, e non dappertutto, ha ripreso regolarmente. L’effetto è che, rispetto a un anno fa, gli scambi nei primi sei mesi di quest’anno sono calati del 29,2 per cento. I prezzi medi, che erano previsti in lieve ripresa, sono fermi ma in sede di trattativa gli acquirenti hanno sconti sostenuti, fino al dieci per cento, per le abitazioni usate da ristrutturare. Mentre il mercato romano ha ripreso un ritmo quasi normale, a Milano, sul fronte delle abitazioni usate, c’è ancora molta lentezza nelle trattative. Nel capoluogo lombardo, va meglio il mercato del nuovo che ha ripreso con un ritmo sostenuto, tornato ai ritmi pre Covid-19. Cresce la domanda di immobili in locazione, ma con netta preferenza con case con terrazzi o giardini. Gli affitti rimangono stabili e aumenta l’offerta di appartamenti per periodi medio lunghi a causa della flessione del mercato “short rent”. Queste alcune delle stime di Scenari Immobiliari (basate sulle proprie rilevazioni dirette) illustrate ieri nel corso della presentazione del 28mo° Forum “Après le déluge” che si terrà a S. Margherita Ligure l’11 e il 12 settembre.
“La domanda immobiliare – ha commentato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, presentando il Forum 2020 – è cambiata durante la pandemia. Innanzitutto, è calata la propensione all’acquisto perché molte famiglie sono preoccupate dall’evoluzione dell’economia e del mercato del lavoro. La parte solvibile della domanda, almeno mezzo milione di persone, ha ben chiaro il tipo di prodotto desiderato. Si cercano case con terrazzo o giardino. Si è disposti anche a comprare in un quartiere periferico pur di avere una stanza in più. Si domandano case cablate e comunque adatte a una condivisone di lavoro e vita quotidiana. Gli spazi per i servizi comuni assumono sempre più valore e importanza, seppur rivisti con lo sguardo rivolto al distanziamento sociale. Di conseguenza,molti costruttori stanno riprogettando le iniziative immobiliari in questo senso. Le prospettive sulla restante parte dell’anno sono condizionate dalla situazione occupazionale e dalle misure di sostegno messe in atto dal governo. Un aggiornamento in questo senso ci sarà a settembre con l’Outlook 2021 che presenteremo a Santa margherita sempre in apertura del Forum”.
Sul fronte dei prezzi medi, nei primi sei mesi di quest’anno si sono registrate quotazioni in leggero calo solo per il comparto residenziale: -0,4 per cento rispetto al primo semestre 2019. A Milano le abitazioni in generale ha fatto segnare un decremento dello 0,3 per cento, mentre a Roma solo dello 0,1 per cento. Cali leggermente superiori ci sono stati nelle altre città.