“Lo schema di decreto di incentivazione FER1, al momento in fase di approvazione, non comprende tutte le fonti energetiche rinnovabili, ma solo quelle con una pluralità di operatori ed un basso livello di costi. Il decreto prevede infatti l’assegnazione degli incentivi sulla base di aste a ribasso che premieranno gli operatori capaci di produrre l’energia da fonti rinnovabili a minor costo.
La geotermia più avanzata tecnologicamente, proprio per la sua ridotta offerta complessiva ed i pochissimi operatori, verrebbe penalizzata dalla partecipazione a questo meccanismo. A tal fine, abbiamo previsto di inserire la geotermia in un altro decreto di prossima emanazione (FER2) sul quale, anche in questo caso, avvieremo un confronto con le Associazioni e gli operatori del settore.”
Lo ha precisato il Sottosegretario alla Sviluppo Economico con delega all’energia Davide Crippa, in risposta alle email pervenute dai cittadini ed operatori del settore, “a seguito di ingiustificati allarmismi provocati da alcune Associazioni di categoria e amministrazioni regionali, circa il futuro della geotermia nel nostro Paese”, si legge in una nota del Mise.
“Il decreto FER2”, ha spiegato Crippa, “permetterà di assicurare una disciplina più organica alla geotermia, promuovendo la qualificazione tecnologica e soprattutto quella ambientale, sotto il profilo dell’abbattimento delle emissioni anche degli impianti esistenti. L’obiettivo è quello di andare incontro alle preoccupazioni provenienti dai Comitati di cittadini presenti sui territori”.
Ricordiamo che il nuovo schema di decreto legislativo “Fer 1” preoccupa l'Unione Geotermica Italiana che ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico lettere di preoccupazione e richiesto incontri tecnici per fornire informazioni, senza risposta (LEGGI TUTTO).