Con la sentenza n. 630/2018 pubblicata il 12 marzo, la seconda sezione del Tar Calabria si è pronunciata sulla questione della legittimazione e dell’interesse in capo alla società ricorrente, titolare di un distributore di carburanti situato a circa 1,5 km di distanza da quello della ditta controinteressata, a sollecitare l’esercizio delle verifiche spettanti all’Amministrazione nei confronti di una Scia edilizia presentata da quest’ultima e, in caso di inerzia, ad esperire l’azione di cui all’art. 31, commi 1, 2 e 3, c.p.a., ai sensi dell’art. 19, comma 6 ter, l. 7 agosto 1990, n. 241, e ciò a fronte della mancata impugnazione del titolo commerciale su cui peraltro l’Amministrazione non ha inteso esercitare il discrezionale ed autonomo potere di autotutela.
Secondo il Tar Catanzaro non può essere considerato “interessato” a sollecitare l’esercizio delle verifiche spettanti all’Amministrazione nei confronti di una Scia edilizia, rilasciata ad una ditta titolare di un distributore di carburanti, e, in caso di inerzia, ad esperire l’azione di cui all’art. 31, commi 1, 2 e 3, c.p.a., ai sensi dell’art.19, comma 6 ter, l. 7 agosto 1990, n. 241, il terzo - titolare di altro distributore di carburanti situato a circa 1,5 km di distanza da quello della ditta controinteressata - allorquando l’eventuale accoglimento dell’azione non possa soddisfare l’interesse commerciale che muove e legittima l’intervento dello stesso.