Si conferma il calo drastico del numero delle gare di progettazione ad evidenza pubblica dopo l’entrata in vigore del decreto 77 sulle semplificazioni Pnrr, che ha innalzato la soglia per gli affidamenti diretti a 139.000: negli ultimi cinque mesi (giugno-ottobre), rispetto ai cinque mesi precedenti i bandi di progettazione scendono del 48,8%, calano del 53,6% quelli sotto i 139.000 euro, diminuiscono di oltre un quarto (da 430 a 319) anche le gare sopra la soglia europea dei 214.000 euro, evidentemente frazionate per evitare la gara. Intanto l’Osservatorio Oice evidenzia come nel mese di ottobre siano state registrare soltanto sette bandi di gara oltre 139.000 relative ad interventi finanziati o da finanziare con il PNRR.
Complessivamente si conferma che nel 2021 riprende il mercato pubblico della progettazione, da gennaio ad ottobre sono stati pubblicati 2.904 bandi con un valore di 783,9 milioni di euro, +14,5 in numero e +18,2% in valore sui primi dieci mesi del 2020.
Ad ottobre le gare di progettazione sono state 185, per un valore di 120,1 milioni di euro; rispetto a settembre +11,4% in numero e +146,8% in valore. Il confronto con ottobre 2020 mostra un calo del 35,5% in numero ma un incremento del 19,4% in valore. Le gare pubblicate sulla gazzetta europea sono state 77, in nessuna il criterio di aggiudicazione scelto è stato il massimo ribasso, che era stato scelto in una gara a settembre.
“Ottobre rafforza il nostro allarme per l’innalzamento del tetto per gli affidamenti diretti da 75.000 a 139.000 dovuto al decreto 77/21 sulle semplificazioni: in cinque mesi dimezzato il numero dei bandi pubblici di progettazione, se a questo aggiungiamo le incertezze sui bonus110 abbiamo una tempesta perfetta sul nostro settore, già prostrato da due anni molto difficili”. E’ questo il commento del presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone a corredo dei dati dell’Osservatorio Oice-Informatel che aggiunge: “siamo preoccupati perché si è passati ad un mercato sempre più caratterizzato da sistemi di scelta del contraente non basati su una vera concorrenza: possibile che sia sempre e solo questa la formula per rispondere all’esigenza di velocizzare la spesa? Possibile che dobbiamo sempre abdicare sui temi della trasparenza? Quale sarà l’effetto sulle opere del Pnrr? Siamo sicuri che per questi interventi che dovranno rispettare i tempi stabiliti velocizzare la scelta del progettista porterà anche progetti ben fatti che non verranno stravolti o che non saranno oggetto di riserve? Vedremo. Intanto rileviamo che nello scorso mese soltanto sette sono state le gare di servizi tecnici oltre i 139.000 euro che hanno fatto espressamente riferimento a lavori da finanziare o finanziati con risorse del PNRR.
Pur considerando che al di sotto del tetto per gli affidamenti diretti ci possano senz’altro essere diversi incarichi che sfoceranno in progettazioni a valere sui fondi dei diversi ministeri, abbiamo il timore che non si arrivi alla cantierizzazione nei tempi stabiliti, sforando la tabella di marcia. Il nostro appello è quindi a mettere in campo i privati, oltre ai giovani tecnici che si stanno assumendo, attraverso supporti ai RUP per attività di project management per il controllo di tempi e costi ma anche per snellire le fasi amministrative e tecniche dall’approvazione del progetto al collaudo. Tutto questo andrebbe fatto a nostro avviso con accordi quadro da affidare al più presto. Noi ci siamo.”
Tornando ai dati di ottobre gli avvisi per manifestazioni di interesse relativi a incarichi di progettazione sotto la soglia dei 140.000 euro sono stati 112, il 60,5% del totale, con un valore stimato in 6,3 milioni di euro, pari al 5,2% del valore totale.
Cresce ad ottobre il peso degli accordi quadro per servizi di progettazione: nel mese sono stati 26 per un valore di 83,4 milioni di euro, in relazione al totale hanno raccolto il 14,0% del numero dei bandi e il 69,4% del valore totale.
Rallenta rispetto al 2020 il mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria, infatti nel mese di ottobre le gare sono state 378, con un valore di 238,7 milioni di euro, rispetto ottobre 2020 calano del 39,5% nel numero e del 19,0% nel valore; il confronto con il precedente mese di settembre vede il numero crescere del 17,0% e il valore salire del 123,4%.
Sono in campo leggermente negativo i dati aggregati del 2021, infatti da gennaio ad ottobre pubblicate 5.092 gare per un valore di 1.785,8 milioni di euro, con un calo, rispetto al 2020, dell’1,5% nel numero e dello 0,8% nel valore. Sono sempre i bandi sottosoglia, valore a +11,4%, a sostenere il mercato, mentre il valore dei bandi soprasoglia cala del 4,3%.
I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di ottobre sono stati 42, con valore complessivo dei lavori di 589,5 milioni di euro e con un importo di progettazione stimato in 7,1 milioni di euro. Rispetto al mese di ottobre 2020, il numero è sceso del 31,1% e il valore dell’81,1%. Dei 42 bandi 32 hanno riguardato i settori ordinari, per 2,8 milioni di euro di servizi, e 10 i settori speciali, per 4,3 milioni di euro di servizi. Nei dieci mesi dell’anno sono stati pubblicati 455 bandi, con un valore complessivo di 6,0 miliardi di lavori circa, +21,0% in numero e -14,0% in valore, per un valore di progettazione pari a 148,4 milioni di euro, che cresce dell’11,0% rispetto ai primi dieci mesi del 2020.