Attualità

Sciopero dei trasporti, braccio di ferro di Salvini. Ecco i problemi delle infrastrutture in Italia

Italiani pronti per le vacanze ma non si ferma affatto il lavoro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alle prese con maggiori costi per le opere da realizzare secondo un preciso cronoprogramma. E anche con qualche “imprevisto” come la vertenza dei ferrovieri di Trenitalia e Italo

giovedì 13 luglio 2023 - Franco Metta

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Mentre buona parte degli italiani si appresta a partire per le vacanze estive, con ogni mezzo possibile e compatibilmente con il proprio budget, sul tavolo del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini è arrivata la grana dello sciopero ferroviario che sta interessando oggi l’Italia.

Secondo Filt Cgil vi sono state altissime adesioni tra tutti i lavoratori con tante cancellazioni tra i treni non garantiti e ritardi tra quelli che circolano. “I ferrovieri di Trenitalia e Italo - prosegue la nota - hanno risposto in massa alla protesta indetta a seguito dell'incapacità di due aziende di chiudere due vertenze aperte da mesi ma anche contro un'ordinanza vergognosa del Ministero dei Trasporti che penalizza lavoratori e lavoratrici e osteggia pesantemente il diritto di sciopero previsto dalla costituzione”.

L’ordinanza di precettazione del ministro, secondo la federazione dei trasporti della Cgil ha creato più confusione e maggiori disagi, illudendo alla vigilia gli utenti che lo sciopero fosse revocato e mandando in tilt il sistema della circolazione dei treni visto che erano state già programmate le cancellazioni.

La lunga estate calda del ministro

"In un caldissimo giovedì di luglio – ha detto il ministro Salvini ai microfoni del TG1 non potevamo lasciare a piedi un milione di lavoratrici e lavoratori, giovani, anziani, pendolari. Capisco le rivendicazioni dei lavoratori delle ferrovie tanto che ho chiesto alle aziende di riaprire il tavolo per riconoscergli quello che chiedono, ma uno sciopero di 24 ore sarebbe stato insostenibile e dannoso per il Paese".

Il dossier lavori e PNRR

La vertenza dei lavoratori di Trenitalia e Italo però è solo uno dei dossier sul tavolo ministeriale.

Quelli, forse anche più importanti, riguardano le opere previste infrastrutturali previste sia dal PNRR sia dal Fondo complementare per un totale di 132,5 miliardi € di investimenti in infrastrutture prioritarie sommando Pnrr e Pnc.

E come segnalava l’osservatorio di Openpolis tra aumento dei costi e progetti ancora alle prime fasi, la partita delle infrastrutture costituisce una delle maggiori sfide per il Pnrr. Si tratta di investimenti che spaziano dalle ferrovie ai sistemi di mobilità urbana, dalle autostrade agli interventi su porti e aeroporti. Nella maggior parte dei casi a maggior eravamo ancora fermi alle prime fasi di progettazione e di gara.

Come ormai abbiamo imparato a conoscere il pagamento delle rate del Pnrr è in stretta correlazione con il numero degli obiettivi conseguiti, e non con le somme utilizzate tra quelle finanziate. Per questa ragione l’attenzione del ministero è concentrata sul rispetto del cronoprogramma.

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