Sono stati approvati a larga maggioranza (58 voti favorevoli e 16 astenuti) dal Consiglio regionale della Lombardia, presieduto da Alessandro Fermi, i nuovi indirizzi per la programmazione degli interventi a favore del patrimonio scolastico per il triennio 2019-2021, relatore Silvia Scurati (Lega).
Si tratta in sostanza di linee guide da seguire nel corso dei prossimi anni per migliorare la situazione degli edifici scolastici della Lombardia e garantire il miglior servizio possibile agli studenti, agli insegnanti e, di conseguenza, alle loro famiglie.
Tra gli obiettivi, lo smantellamento dell’amianto all’interno degli edifici pubblici, l’adozione di tecniche e principi costruttivi di bioarchitettura, bioedilizia e risparmio energetico, l’uso delle strutture aperto alle comunità locali anche nel tempo libero, l’innovazione della didattica e dell’apprendimento (scuola digitale, sviluppo di reti multimediali, ecc).
Il provvedimento approvato ieri, oltre a voler dunque rendere più competitiva la rete formativa ed educativa, sostenendo iniziative didattiche, sociali, culturali, sportive, ha tra le priorità interventi di edilizia all’interno di un piano di revisione del dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dei plessi. Tra i principi ribaditi nel nuovo piano vi è anche quello dell’adeguamento alle nuove esigenze di ottimizzazione del rapporto docenti studenti. L’aumento del numero minimo di studenti per classe e la diminuzione del personale non docente richiedono maggiore attenzione all’effettiva capacità degli edifici scolastici di mantenere un numero di studenti adeguato agli standard nazionali di riferimento ( legge 133/2008).
Si prosegue inoltre sulla strada del potenziamento dell’Anagrafe regionale del patrimonio edilizio, strumento efficace per l’aggiornamento costante della situazione degli edifici presenti sul territorio e del Fondo per l’edilizia scolastica. Quest’ultimo è stato istituito nel 2007 per supportare interventi di realizzazione, riqualificazione, ampliamento e adeguamento normativo e potenziamento delle dotazioni tecnologiche. A tal fine l’obiettivo è quello di prevedere sperimentazioni volte a favorire la razionalizzazione del sistema scolastico, la dismissione di sedi improprie, l’efficienza energetica, la rimozione dell’amianto, il contenimento dei costi di gestione e l’apporto di risorse provenienti da soggetti privati, il potenziamento o la nuova realizzazione di ausili didattici digitali per la didattica.
La sicurezza e la salute dei nostri figli – ha detto Silvia Scurati - non è soltanto una priorità politica per chi amministra un importante ente come Regione Lombardia ma è anche un dovere morale che, come rappresentanti delle pubbliche istituzioni, dobbiamo portare avanti con tutte le nostre energie. La proposta votata tratta un argomento molto delicato, quello dell’edilizia scolastica e del buon mantenimento delle strutture che ospitano l’apprendimento dei nostri ragazzi. Fondamentale è la scelta di rimuovere l’amianto ancora presente in determinate strutture. Vogliamo aumentare la sicurezza ma anche diffondere una scuola innovativa, tecnologicamente all’avanguardia e in grado di garantire standard qualitativi elevati.
EDIFICI SCOLASTICI IN LOMBARDIA. Secondo i dati dell’Anagrafe del patrimonio edilizio, nella nostra Regione si contano 5898 edifici attivi che fanno capo agli enti locali: 1879 (31,85% del totale) sono stati costruiti prima del 1960,1819 (30,84%) tra il 1961 e il 1975 e 2.058 (34,89%) dal 1976 ad oggi. Il 69,67% degli edifici possiede il certificato di collaudo statico, Il 62,38% e il 43,83% non hanno rispettivamente il certificato di prevenzione incendi e di agibilità/abitabilità. L’80,59% ha il invece il piano di emergenza e il 70,01% è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici. Le barriere architettoniche risultano rimosse nel 80% circa degli edifici.
INTERVENTI DELLA REGIONE. Negli ultimi anni la Regione ha realizzato, tra opere di adeguamento e rinnovamento strutturale, 350 interventi, finanziandoli con contributi statali/regionali per oltre 250 milioni di euro. Si è trattato in particolare di interventi di adeguamento alle norme di sicurezza, igiene, agibilità ed eliminazione barriere architettoniche. Negli ultimi quattro anni il totale degli stanziamenti assegnati è di oltre 473 milioni di euro e rappresenta poco più del 23% del fabbisogno complessivamente rilevato di oltre 2 miliardi di euro. Nel triennio 2018-2020 (piano attualmente in corso), gli interventi della Regione in materia di edilizia, che riceveranno un finanziamento statale, ammontano a 480 per oltre 222 milioni di euro per un fabbisogno pari a 948 milioni di euro.
ORDINI DEL GIORNO. Approvati tre ordini del giorni presentati dal PD (primo firmatario Paola Bocci) che invitano la Giunta a prevedere parcheggi per biciclette e collegamenti con piste ciclabili vicino alle scuole; garantire l’accessibilità e la fruizione di palestre e impianti sportivi e l’assenza di barriere architettoniche; investire le risorse necessarie per assicurare un patrimonio scolastico sicuro e adeguato alle normative vigenti.
Il voto del PD al Piano 2019-2021 è stato comunque di astensione perché come ha spiegato il capogruppo Fabio Pizzul “nonostante l’apprezzamento per l’approvazione dei nostri ordini del giorno, non possiamo che astenerci di fronte a una cronica pantomima: le linee guida oramai da anni sono fotocopie di se stesse e restano poche le risorse investite nell’edilizia scolastica”.
FINZI (ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MILANO): “IN LOMBARDIA LA SICUREZZA STATICA È FINALMENTE RICONOSCIUTA COME UNA VERA PRIORITÀ”. “La sicurezza statica è finalmente riconosciuta come una vera e urgente priorità anche in Lombardia”, commenta Bruno Finzi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano. “Anche se la Lombardia è situata in una zona sismica a rischio più basso rispetto ad altre regioni italiane, è ormai improrogabile agire sul patrimonio scolastico, con interventi non solo di manutenzione e riqualificazione delle strutture in termini di adeguamento alle norme antincendio e di eliminazione delle barriere architettoniche, ma anche per aspetti strutturali e non, come controsoffitti, plafoni, facciate, scale, ringhiere e balconi.”