Sulla Gazzetta Ufficiale n. 239 di oggi 14 ottobre 2015, è stato pubblicato il Decreto 7 agosto 2015 con il quale il ministero dell'Istruzione ripartisce le risorse tra le regioni e definisce i criteri per la costruzione di scuole innovative, in attuazione della legge 13 luglio 2015, n. 107 (“Buona Scuola”).
Il decreto, adottato d'intesa con la Struttura di missione per il coordinamento e impulso nell'attuazione di interventi di riqualificazione dell'edilizia scolastica, ripartisce le risorse – pari a 300 milioni di euro - a livello regionale tenendo conto dei dati relativi al numero di alunni e all'affollamento delle strutture contenuti nell'Anagrafe dell'edilizia scolastica. Viene dato maggiore peso al primo criterio per assicurare strutture scolastiche nuove in considerazione del numero degli alunni presenti e dell'incremento della popolazione scolastica.
TRE REGIONI NON HANNO PUBBLICATO I BANDI. Alla data del 13 ottobre 2015 risultano tre le regioni che non hanno pubblicato i bandi: Sardegna, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.
Le risorse sono destinate a finanziare spese per la costruzione di una nuova scuola. Non sono in ogni caso ammesse e sono quindi a carico dell'ente locale le spese per:
a) indagini preliminari;
b) progettazione;
c) arredi, allestimenti e attrezzature per la didattica;
d) eventuale demolizione dei fabbricati;
e) bonifica dell'area;
f) spese per la collocazione temporanea degli alunni durante i lavori.
CRITERI PER ACQUISIZIONE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE. Il decreto in Gazzetta definisce inoltre i criteri per l'acquisizione da parte delle Regioni delle manifestazioni di interesse degli enti locali proprietari delle aree oggetto di intervento e interessati alla costruzione di una scuola innovativa.
Le Regioni devono tenere conto dei seguenti criteri:
a) utilizzo delle risorse esclusivamente per la costruzione di nuova scuola in un'area nella piena disponibilità dell'ente e urbanisticamente consona all'edificazione, libera da vincoli, contenziosi in essere e quanto altro possa risultare motivo di impedimento o di ostacolo all'edificazione, anche tenendo conto di eventuale contestuale dismissione di immobili in locazione passiva;
b) ampiezza del bacino territoriale di riferimento, tenendo conto della popolazione scolastica interessata dalla proposta, nonché degli obiettivi di razionalizzazione della rete scolastica e di accorpamento o aggregazione di piu' sedi scolastiche esistenti;
c) disponibilita' di un servizio di trasporto per garantire collegamenti adeguati alle esigenze del territorio e dell'utenza della scuola da realizzare;
d) disponibilita' dell'ente a promuovere con la nuova scuola la riduzione dei fenomeni di dispersione scolastica attraverso strutture che garantiscano lo svolgimento di attivita' dirette ad assicurare un utilizzo esteso delle dotazioni scolastiche (quali biblioteche, palestre, auditorium, spazi comuni di condivisione, laboratori e altro) nonche' a garantire un'ampia apertura e coinvolgimento del territorio, anche attraverso processi di riqualificazione dello stesso;
e) livello di innovazione didattica che si intende promuovere nella nuova scuola, anche attraverso la sperimentazione di nuovi ambienti e modelli di apprendimento;
f) ulteriori criteri definiti a livello regionale sulla base delle proprie specificita' territoriali.
Le manifestazioni di interesse possono riguardare le scuole dell'infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo e di secondo grado e, nel caso di piu' interventi proposti dalle Regioni, questi devono preferibilmente interessare istituzioni di diverso ordine e grado.
INVIO MANIFESTAZIONI DI INTERESSE ENTRO IL 15 OTTOBRE 2015. Le Regioni interessate selezionano le manifestazioni di interesse fino ad un massimo di cinque interventi e le trasmettono, ai sensi dell'art. 1, comma 154, della legge n. 107 del 2015, entro e non oltre il 15 ottobre 2015 al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca al seguente indirizzo di posta certificata: dgefid@postacert.istruzione.it, che si impegna a trasmettere le stesse alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Struttura di missione per l'edilizia scolastica, pena la revoca delle risorse e l'assegnazione delle stesse in favore delle altre Regioni da disporre con successivo decreto.
La Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale fornisce alle Regioni indicazioni operative sulle modalita' di acquisizione degli interventi dalle stesse selezionati.