Corsi

Seconde case, come contabilizzare i consumi di calore e gestirle energeticamente?

L’utilizzo non continuativo di tali abitazioni richiede interventi che assicurino il giusto equilibrio tra comfort, risparmio energetico ed equa distribuzione dei costi tra i condomini

lunedì 8 giugno 2015 - Erika Seghetti

comprare-seconda-casa-in-montagna-default-131678-0_1
Dal 31 dicembre 2016 sarà obbligatoria l'installazione di sistemi di contabilizzazione del calore in ciascuna unità immobiliare. L'obbligo, previsto dal DL 102 del 4 luglio 2014, attuativo della Direttiva Europea 2012/27/Ue sull'efficienza energetica scatterà per qualsiasi abitazione, ivi comprese quelle ad 'occupazione saltuaria'. Ovvero le cosiddette 'seconde case', quelle utilizzate per le vacanze o per i fine settimana. Cosa comporta un tale obbligo? E sopratutto, è possibile applicare in modo integrale la norma tecnica di riferimento (UNI 10200) richiamata nel DL? E ancora, quali sono gli interventi da apportare per trovare il giusto equilibrio tra comfort, risparmio energetico ed equa distribuzione dei costi tra i condomini?
Risponde a queste domande l'interessante articolo a firma di  Stefano Gibello, Marco Surra e Luca Antonio Tartaglia pubblicato in versione ridotta sullo scorso numero della rivista Casa&Clima (n.54) e che vi proponiamo ora nella sua versione integrale ( ALLEGATO disponibile per utenti registrati).

Un panorama da investigare

L'articolo parte da alcune premesse fondamentali. L’utilizzo non continuativo di tali abitazioni è un aspetto che presenta rilevanti implicazioni nell’ambito della loro gestione energetica, sia per quanto concerne l’esigenza della riduzione dei consumi, sia per ciò che riguarda più propriamente il confort ambientale da garantire e i tempi di messa a regime della temperatura interna. Sono inoltre da considerare ulteriori fattori di estrema importanza quali ad esempio l’esigenza del mantenimento di temperature minime nei periodi di non utilizzo, le dispersioni verso gli altri alloggi non occupati e la prevenzione dal rischio di congelamento dell’impianto.
Risulta quindi evidente come, ferma restando l’esigenza di rispettare le linee generali delle direttive europee in materia di efficienza energetica dell’impianto, l’applicabilità della norma UNI 10200, nei casi descritti, debba avvenire in modo ragionato e parziale. 
Peraltro l’interpretazione corrente, avvalorata dagli stessi componenti della Commissione Tecnica del CTI, estensori del testo, è che la norma, nella sua attuale stesura, non sia integralmente adottabile in tali realtà.

Analisi delle tipologie impiantistiche

L'analisi si sofferma sulle tipologie impiantistiche che generalmente caratterizzano queste abitazioni. Nella maggiorparte dei casi- sopratutto per le abitazioni montane- si tratta di impianti centralizzati condominiali con generatore di calore a combustione alimentato con combustibile di origine fossile, come gasolio, metano o GPL. Il sistema di emissione è costituito perlopiù da radiatori. Il sistema di distribuzione rappresenta l’elemento più critico sotto l’aspetto del contenimento dei consumi energetici. Molto spesso si trascura il fatto che le tubazioni passano in ambienti non riscaldati e dove raramente sono rispettati gli spessori minimi degli isolamenti. E il fatto che  l’impianto termico rimanga continuativamente in funzione per almeno sei mesi l’anno e senza interruzioni diurne si traduce in un' elevata incidenza sui consumi.

Temperatura minima ambientale interna


La legislazione, finalizzata al contenimento dei consumi energetici, fissa la temperatura massima ambientale, al valore di 22 °C. Tuttavia per una seconda casa in località di montagna assume importanza anche l’imposizione per legge di un valore minimo.
Nessuna normativa attualmente ne impone un limite, anche se la sua definizione può derivare dai regolamenti edilizi, in funzione di salvaguardia degli immobili e di tutela della salute degli occupanti.

Il ruolo della valvola termostatica

Nel passaggio da impianto sempre in funzione a impianto con funzionamento intermittente, tramite l’installazione dei ripartitori e delle valvole termostatiche per la contabilizzazione indiretta dell’energia termica utilizzata, si favorisce l’esclusione dei radiatori ai fini del risparmio nei giorni in cui l’appartamento non è utilizzato.
La valvola termostatica viene quindi ad agire non solo come regolatore locale in grado di sfruttare gli apporti gratuiti (rientrate solari e apporti interni), ma come elemento di disattivazione dell’impianto. Secondo questa funzione, la testa regolante termostatica ad azionamento manuale può essere elettrificata e comandata da remoto tramite un sistema cablato o wireless che fa capo a un termostato ambiente.
Tale utilizzo determina senza dubbio un risparmio energetico a livello condominiale, ma può penalizzare i condòmini che utilizzano maggiormente il loro appartamento.
Un’altra conseguenza dell’adozione delle valvole termostatiche e dei ripartitori è data dalla difficoltà di intervenire sull’involucro dell’edificio dopo l’adozione di sistemi per la contabilizzazione dei consumi.

Intervenire sull'involucro

Sarebbe quindi auspicabile sfruttare la dilazione dei termini per l’installazione dei sistemi di contabilizzazione al 31 dicembre 2016, per mettere a punto interventi di isolamento dell’involucro dell’edificio che oltre a determinare una generale riduzione dei consumi per l’intero edificio, perequino il più possibile la situazione degli appartamenti più sfavoriti, usufruendo degli strumenti di incentivazione esistenti.

Case study

Per 'passare dalla teoria alla pratica', l'articolo si sofferma infine sull'analisi del comportamento energetico di un edificio campione. Prendendo in esame tutti gli aspetti da tenere in conto in caso di edificio ad uso non continuativo e tutte le variabili implicate, il caso di studio mostra come una corretta prassi di auditing energetico dovrebbe puntare sull’individuazione di soluzioni tecnologiche orientate al miglioramento del comfort interno e all’incremento della performance energetica rispetto alle reali condizioni di utilizzo del fabbricato, piuttosto che all’effettivo risparmio economico conseguibile.    [...registrati per continuare a leggere]
Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Corsi copertina articolo
I vantaggi di scegliere una vetrata per il portico, balcone o terrazzo

Tra i vantaggi troviamo il risparmio su riscaldamento e bolletta elettrica, isolamento...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Idrogeno e fuel cells: a che punto siamo?

Il Convegno AiCARR di Bari è stato un’occasione per riflettere sullo stato...

Tecnologie innovative
Un innovativo sistema di facciata modulare con le rinnovabili integrate

Dal Fraunhofer un’innovazione che potrebbe semplificare e dare una spinta agli interventi...

Aziende
Il teleriscaldamento per una transizione ecologica nel settore del comfort

Frascold e Solid Energy insieme per il il potenziamento di un impianto ...