Presenti in tutti gli ecosistemi terrestri, le microalghe sono da tempo utilizzate per la produzione di biocarburanti, grazie alle proprietà che le rendono più vantaggiose di altre materie prime (come quelle provenienti dalla filiera agricola). Ma quali sono le specie più adatte? In uno studio pubblicato sul Journal of Renewable and Sustainable Energy, un gruppo di ricercatori argentini elabora una metodologia che permette di analizzare le proprietà delle differenti specie di microalghe da usare come fonte di energia, prendendo in considerazione aspetti non solo biologici, ma anche economici e ambientali. Applicando questo schema di classificazione a nove specie diverse, i ricercatori hanno ristretto il campo di osservazione al gruppo delle Diatomee, che si sono rivelate particolarmente adatte alla produzione di biodiesel su larga scala: in particolare, le tre specie che hanno ottenuto il punteggio più alto sono Halamphora coffeaeformis, Navicula cincta e N. gregaria.
Questo strumento offre un criterio utile per selezionare le specie di microalghe adatte alla produzione commerciale di biodiesel. La cosa più sorprendente è stato il basso punteggio ottenuto da specie che sono ampiamente studiate per la produzione di biodiesel, come la Chlorella vulgarisLUCAS MARTÍN, Universidad Nacional del Sur, primo autore dello studio.