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Semplificata la Conferenza dei servizi. Un unico ufficio per presentare la SCIA con modulo standard

Approvati dal CdM i decreti attuativi della riforma della PA. Procedura accelerata per le grandi opere e insediamenti produttivi

giovedì 21 gennaio 2016 - Redazione Build News

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Riordino della Conferenza dei servizi; delega sulla Segnalazione certificata di inizio attività – Scia; disposizioni per dimezzare i tempi di autorizzazione per le opere e gli insediamenti produttivi di grandi dimensioni attraverso poteri sostitutivi alla presidenza del Consiglio.

È ricco il pacchetto di semplificazioni approvato in tarda serata dal Consiglio dei ministri, che ha dato l'ok preliminare a 11 decreti attuativi della legge di riforma della Pubblica amministrazione (legge n. 124 del 7 agosto 2015).

CONFERENZA DEI SERVIZI TELEMATICA. Per quanto riguarda la Conferenza dei servizi (attuazione dell’art. 2 della legge n. 124/2015) è previsto l'abbattimento dei tempi attraverso l'attivazione della Conferenza semplificata, che non prevede riunioni fisiche ma solo l’invio di documenti per via telematica, e la Conferenza simultanea con riunione (anche telematica) che si svolge solo quando è strettamente necessaria. In entrambi i casi si considera acquisito l’assenso delle amministrazioni che non si sono espresse. Al massimo entro 5 mesi si avrà una risposta. Sono quindi sostanzialmente confermate le anticipazioni che abbiamo dato il 31 dicembre scorso: limite massimo di 60 giorni per la decisione finale e meccanismo di silenzio-assenso qualora le amministrazioni non si esprimano (LEGGI TUTTO).

SCIA. Per quanto riguarda la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), un decreto legislativo – di attuazione della delega di cui all’articolo 5 n. 124/2015 – prevede la possibilità di presentare presso un unico ufficio, anche in via telematica, un unico modulo standard e valido su tutto il territorio nazionale. La pubblica amministrazione destinataria della SCIA pubblicherà sul proprio sito istituzionale il modello unificato e standardizzato e indicherà l’ufficio unico al quale dovrà recarsi l’interessato. L’eventuale richiesta al cittadino di documenti ulteriori rispetto a quelli previsti sarà considerata inadempienza sanzionabile sotto il profilo disciplinare.

PROCEDURA ACCELERATA PER LE GRANDI OPERE E INSEDIAMENTI PRODUTTIVI. Il CdM ha approvato in esame preliminare anche un decreto del Presidente della Repubblica che contiene norme per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi, ai sensi dell’articolo 4 della legge di riforma della PA. Accanto o in alternativa a procedure ordinarie (Conferenza dei servizi, silenzio assenso), Comuni e Regioni potranno individuare, con cadenza annuale, investimenti strategici di grande rilevanza finanziaria e forte impatto occupazionale per i quali richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una procedura accelerata. Ulteriori interventi potranno essere proposti dallo stesso Presidente del Consiglio. In entrambi i casi spetterà al Consiglio dei ministri disporre il taglio dei tempi burocratici previsti per tutte le procedure autorizzatorie cui è sottoposto un investitore per aprire l’attività.

AMMINISTRAZIONE DIGITALE. Altre novità di rilievo riguardano il codice dell’amministrazione digitale (CAD) di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Il cambiamento strutturale del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione è affidato a un’identità digitale, attraverso cui accedere e utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni, e al domicilio digitale (SPID), in collegamento con l’anagrafe della popolazione residente. SPID sarà l’identificativo con cui un cittadino si farà riconoscere dalla pubblica amministrazione, mentre il domicilio digitale sarà l’indirizzo on line al quale potrà essere raggiunto dalle pubbliche amministrazioni.

TRASPARENZA PA. Via libera preliminare anche al decreto legislativo che revisiona e semplifica le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. Oltre a rendere strutturale il sito soldi pubblici, si introduce l’obbligo di pubblicare in forma aggregata e disaggregata l’ammontare complessivo delle retribuzioni dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Ogni singola amministrazione sarà obbligata ad indicare in modo chiaro le spese complessive e, in dettaglio, le retribuzioni dei dirigenti. Si prevede l’accesso dei cittadini a tutti i dati in possesso dell’amministrazione. L’accesso ai dati è gratuito e la richiesta andrà soddisfatta in 30 giorni.

TESTO UNICO DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE. In attuazione dell’articolo 18 della legge n. 124/2015, è previsto il riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche. Nello specifico è adottato un Testo unico che si applica a società di capitali (Spa o Srl). Si prevede la drastica riduzione delle società partecipate inutili: le scatole vuote, le società inattive, le micro e quelle che non producono servizi indispensabili alla collettività. Sono introdotti interventi di moralizzazione sui compensi degli amministratori. Per il futuro sono individuati i criteri chiari sulla base dei quali sarà possibile costituire e gestire le società partecipate.

RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE AUTORITÀ PORTUALI. Anche la disciplina delle autorità portuali (legge 28 gennaio 1994, n. 84) sarà riorganizzata, razionalizzata e semplificata. In luogo delle attuali 24 Autorità portuali, si istituiscono 15 Autorità di sistema portuale, che avranno sede nei porti definiti core secondo la normativa europea. Sono inoltre introdotte norme di semplificazione fra cui lo sportello unico doganale, lo sportello unico amministrativo e lo sportello unico di controllo. Si dispone altresì un efficientamento degli organi di governo per le Autorità di sistema portuale.

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