“Per promuovere l’efficienza e l’uso delle rinnovabili nel riscaldamento l’articolo 22 dello Sblocca Italia prescriveva, entro dicembre 2014, un aggiornamento normativo di semplificazione dei criteri di utilizzo dei fondi del ‘conto termico’ così da facilitare l’accesso a tali contributi per imprese, famiglie e soggetti pubblici. Ben 900 milioni di euro, di cui 700 milioni per i privati e 200 per il pubblico, rimasti inutilizzati per la farraginosità dell’iter burocratico finora previsto. Lo stesso articolo prevedeva inoltre una verifica sull’efficacia delle nuove norme da fare entro dicembre 2015”.
Lo ricorda il presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, che ha depositato una nuova interrogazione sulla mancata semplificazione del Conto Termico.
“A oltre un anno – evidenzia Realacci - dalla conversione in legge dello Sblocca Italia, nonostante le sollecitazioni dei miei diversi atti di sindacato ispettivo, siamo ancora in attesa della semplificazione del conto termico e i 900 milioni di fondi pubblici messi a disposizione per migliorare l’efficienza del riscaldamento e promuovere l'uso di fonti pulite nella generazione di energia termica restano inutilizzati. Un’occasione persa, sia per i nostri polmoni che per la nostra economia, a causa di inaccettabili ritardi burocratici. Uno scandalo insopportabile”.
“Per sapere se e quando il presidente del Consiglio e i ministri dell’Ambiente dello Sviluppo economico intendano dare seguito all'aggiornamento del sistema di incentivi del conto termico previsto dalla normativa vigente ho presentato una nuova interrogazione”, annuncia il presidente della Commissione Ambiente della Camera. “Al presidente del Consiglio e ai ministri competenti, infine, ho chiesto se oltre alla cabina di regia istituita sulla carta al Mise, intendano valutare l’istituzione di una Struttura di missione per l’efficienza energetica presso la Presidenza del Consiglio, sul modello di Italia Sicura, per esaminare e coordinare l’insieme delle politiche per l’efficienza messe in campo da ministeri, regioni ed enti locali e ottimizzare così i risultati attesi”.
SCHEMA DECRETO NUOVO CONTO TERMICO, LE REGIONI CHIEDONO MODIFICHE AL TESTO. Ricordiamo che lo schema di decreto del ministro dello Sviluppo economico recante “Aggiornamento del sistema di incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni” è stato esaminato il 17 dicembre scorso dalla Conferenza delle Regioni, che ha condizionato l'espressione dell'intesa ad alcune modifiche al testo (LEGGI TUTTO). Dopo questo rinvio lo schema di decreto è nuovamente atteso all'esame della Conferenza Unificata il prossimo 20 gennaio per il raggiungimento dell'intesa.