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Semplificazioni, in Piemonte sblocca cantieri e Durc congelati

Copertura totale o parziale dei costi di costruzione per imprese e cittadini e semplificazione delle pratiche edilizie

giovedì 28 maggio 2020 - Redazione Build News

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Bonus Piemonte con accredito su conto corrente facile e veloce, Sblocca Cantieri, Durc congelati e Stop ai nuovi centri commerciali. La Regione Piemonte con l'approvazione del ddl Riparti Piemonte punta sulla Semplificazione per far ripartire edilizia, commercio, artigianato e ristorazione.

“Dopo aver mandato in quarantena le persone era fondamentale mandare in quarantena la burocrazia - spiega il presidente della Regione Alberto Cirio -. Questo è l’impianto che abbiamo applicato su Riparti Piemonte, ma era anche uno dei tre pilastri del nostro progetto per il territorio. È passato esattamente un anno da quando la nostra Giunta si è insediata in Regione. Gli ultimi tre mesi li abbiamo passati a combattere contro il coronavirus, la più grande battaglia per il Piemonte dal dopoguerra ad oggi. Ma la nostra lotta alla burocrazia non si ferma, e adesso riparte proprio da qui”.

"Sono orgoglioso che il ddl Riparti Piemonte abbia al suo interno importanti interventi che semplificheranno la ripartenza di migliaia di Partite Iva - dichiara l'assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte Maurizio Marrone -. L'emergenza coronavirus ci ha almeno fornito l’opportunità di cogliere la sfida della semplificazione, cominciando a liberare i comparti dell’edilizia, del commercio e della ristorazione da cavilli e zavorre evitabili. Ad esempio - prosegue l'assessore - con il Bonus Piemonte la nostra Regione inaugura una modalità veloce e semplificata per far arrivare il contributo direttamente sul conto dei beneficiari. Niente banche, niente interessi, niente garanzie e zero rendicontazione. Finalmente un contributo davvero a fondo perduto, libero per la prima volta da lungaggini e carte bollate. Ma non solo. Lo "Sblocca cantieri" rimetterà in piedi un’edilizia rimasta impantanata. La moratoria alle aperture di nuovi centri commerciali segna una vittoria storica per gli ambulanti ed i piccoli negozi di prossimità, tutti danneggiati dal blocco che ha invece lasciato operativa la grande distribuzione. Il congelamento dei Durc consentirà di lavorare e ricevere pagamenti a tante imprese a rischio liquidità. Una rivoluzione della Semplificazione che, grazie alle sue scelte coraggiose, siamo sicuri farà scuola in tutta Italia".

NEL DETTAGLIO:

BONUS PIEMONTE: - contributi a fondo perduto per un totale di 131 milioni di euro, destinati a 70mila imprese del territorio piemontese. Accredito diretto in soli tre giorni dal momento della compilazione della richiesta online. Ad oggi erogati oltre 30 milioni di euro, attraverso 13 mila bonifici sui conti correnti dei beneficiari.

SBLOCCA CANTIERI - Tempistiche tagliate, addio ai documenti prima obbligatori, elasticità su varianti urbanistiche, destinazioni d’uso temporanee per il riuso degli immobili dismessi e procedure più snelle. Una boccata d'ossigeno per far ripartire il comparto dell'edilizia.

DURC CONGELATI- validità dei documenti di regolarità contributiva 2019 estesa a tutto il 2020: il Governo nazionale aveva prorogato la validità dei certificati di regolarità contributiva in scadenza nel 2020 fino al 15 giugno. La Regione Piemonte estende la proroga di validità fino al 30 novembre, permettendo così alle aziende in crisi di liquidità di continuare ad ottenere commesse, lavorare e mettersi in pari nel 2021, così da evitare un cortocircuito di chiusure di massa e lavoro nero.

STOP NUOVI CENTRI COMMERCIALI - sospese le autorizzazioni a nuove aperture e ampliamenti di centri commerciali ed ipermercati fino al 31 gennaio 2021, al fine di tutelare il piccolo commercio di prossimità, già pesantemente penalizzato dagli effetti dell'emergenza Covid19.

COPERTURA TOTALE O PARZIALE DEI COSTI DI COSTRUZIONE PER IMPRESE E CITTADINI E SEMPLIFICAZIONE DELLE PRATICHE EDILIZIE. Per agevolare il rilancio dell’edilizia, comparto fondamentale dell’economia piemontese, una parte importante della legge “Riparti Piemonte” prevede una serie di disposizioni in materia di governo del territorio, che vanno nella direzione della massima semplificazione e accelerazione dell’iter dei procedimenti amministrativi e della riduzione di costi e adempimenti in materia di urbanistica, edilizia e di paesaggio.

“Mio padre mi diceva: quando vai in una città per per capire se è ricca conta le gru - commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Questo è il senso delle misure che abbiamo introdotto nel nostro Piano per sostenere famiglie e imprese nella ripartenza. Perché se non riparte l’edilizia non può ripartire il Piemonte”.

Tra le disposizioni economiche, spicca lo stanziamento a bilancio di 26 milioni di euro a copertura totale o parziale dei costi di costruzione dovuta ai Comuni da cittadini e imprese per interventi edilizi. Il massimo importo erogabile da parte della Regione è di 50 mila euro, a copertura del 50% di quanto dovuto per opere di nuova edificazione e del 100% nel caso di interventi sul patrimonio edilizio presente. “Questa differenza tra nuove costruzioni e ristrutturazioni - spiega il vicepresidente, Fabio Carosso - è stata introdotta per premiare il riuso e la valorizzazione delle costruzioni già esistenti, un tema che sta molto a cuore a questa amministrazione. Nei prossimi giorni, predisporremo, in accordo con le organizzazioni degli enti locali, le procedure per accedere a queste agevolazioni”.

Inoltre, per quanto riguarda nello specifico il governo del territorio, una serie di articoli della legge sono stati appositamente inseriti per snellire le tempistiche e i procedimenti che regolano la materia, in attesa della prevista revisione organica di tutta la normativa urbanistica ed edilizia regionale, a cui la Giunta sta già lavorando.

Le misure di semplificazione introdotte dal “Riparti Piemonte” sono “urgenti e temporanee” e saranno valide dalla data di entrata in vigore della legge al 31 gennaio 2022.

“Il Piemonte riparte anche e soprattutto dall’edilizia - conclude Carosso - settore trainante per molti altri comparti dell’economia della regione e quindi di crescita per tutto il sistema, pesantemente colpito dal lockdown imposto dall’epidemia da coronavirus. I cittadini e le imprese piemontesi hanno bisogno di meno vincoli e più risorse. Con la legge appena approvata abbiano iniziato il percorso in questa direzione. Con più competenze ai Comuni e tempi brevi e certi, saremo in grado di dare risposte pronte ed adeguate per favorire la ripartenza”.

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