di Franco Metta
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i semplificazione si parla da anni, tant’è che nel recente passato sia il governo giallo-verde se n’è occupato con il provvedimento Sblocca Cantieri, sia quello giallo-rosso con il D.L. Semplificazioni del luglio 2020.
All’interno della maggioranza di governo si sono verificate prove di dialogo per snellire e semplificare norme e procedure che normalmente richiedono lunghi tempi di approvazione e che potrebbero essere di ostacolo al PNRR.
Vi sarebbe in particolare, secondo Il Sole 24 Ore, una convergenza tra Lega e Pd a istituire una Commissione VIA Speciale, che in generale si occupi delle autorizzazioni ambientali necessarie per avviare determinate opere infrastrutturali, non solo per la valutazione di impatto ambientale. Rientrerebbero quindi nel perimetro di questa commissione tutte le opere del Piano nazionale clima ed energia, e tutte quelle finalizzate alla transizione ecologica. Un ambito questo dove è facile ipotizzare anche un braccio di ferro con le Sovrintendenze, vista la complessa materia paesaggistica.
Il confronto politico prosegue anche sul fronte del codice degli appalti: seguire il modello Genova? Adottare il codice europeo? Non si sa ancora. L’idea di fondo resta quella di riuscire a far ripartire l’Italia che secondo Edoardo Rixi della Lega equivale ad avere voglia di cambiare le regole del gioco. Più pragmatico Roberto Morassut del Pd: “C’è la legge e bisogna attuarla rispettando Parlamento e Commissioni competenti”.
Il decreto sulle Semplificazioni dovrebbe arrivare per la metà di maggio, e senza intese in maggioranza, potrebbe diventare il primo banco di prova serio per la tenuta del governo.