L'Assemblea del Senato ha discusso e approvato stamane, in un testo riformulato, una mozione sulla carta geologica d'Italia, presentata da senatori dei Gruppi AP, PD, Aut e Misto.
La mozione - prima firmataria la senatrice Anitori (AP) - partendo dalla premessa che la sequenza sismica che ha sconvolto l'Italia centrale ha portato drammaticamente all'attenzione dell'opinione pubblica l'urgenza della messa in atto di politiche di prevenzione e mitigazione dei rischi geologici cui il nostro Paese è soggetto, impegna il Governo a valutare l'opportunità di: stanziare le risorse necessarie sia per la produzione di una cartografia geologica moderna, con una scala adeguata, che consenta la copertura dell'intero territorio nazionale, incluse le acque territoriali, sia per la redazione di carte di microzonazione sismica che coprano le aree a più elevata pericolosità sismica; inserire nel prossimo DEF il completamento della carta geologica nazionale, prevedendo uno stanziamento strutturale, a decorrere dalla prossima legge di bilancio; escludere dal vincolo del patto di stabilità interno per le Regioni tutti i fondi e le spese destinate alla prevenzione del rischio sismico e all'aggiornamento della relativa cartografia, per consentire una più incisiva partecipazione delle Regioni al cofinanziamento delle spese.
I senatori intervenuti nella discussione hanno sottolineato l'urgenza di una cartografia geologica aggiornata, considerato che attualmente quasi il 60 per cento del territorio ne risulta scoperto. A tal fine è indispensabile reperire adeguati finanziamenti con un provvedimento ad hoc. Secondo LN il lavoro fatto finora deve essere parte integrante di un sistema informativo territoriale nazionale con informazioni codificate anche a livello europeo.
Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente Degani ha espresso parere favorevole alla mozione, previa riformulazione di alcuni punti delle premesse e del terzo impegno del dispositivo, prevedendo la possibilità per le Regioni di stipulare patti di solidarietà nazionali o apposite intese regionali per il completamento del progetto Carg.
Secondo M5S, pur essendo condivisibile nei contenuti, la mozione è un mero atto di ipocrisia: serviva un disegno di legge con risorse dedicate che impegnasse concretamente l'Esecutivo.